Il debutto outdoor s’è fatto attendere, ma adesso Marcell Jacobs ha voglia di recuperare il terreno perduto. E a Turku, dove un anno fa corse un lusinghiero 9”92 nella tappa finlandese del Continental Tour, punta a scendere immediatamente sotto il muro dei 10 secondi. Perché il resto del mondo in questi mesi non è stato lì ad attendere: 22 atleti hanno corso con un 9 davanti anziché un 10, con Bromell che al Golden Gala del 6 giugno scorso ha stampato 9”85 come migliore prestazione mondiale stagionale. E Jacobs questo lo sa bene.
- A Turku dolci ricordi: "Qui per capire a che punto siamo"
- Programmi futuri: Roma Sprint Festival ed Europei a squadre
A Turku dolci ricordi: “Qui per capire a che punto siamo”
A Turku, l’olimpionico di Tokyo correrà prima la batteria (ore 17,52), poi alle 19,06 l’eventuale finale. E il test si preannuncia denso di significati, sebbene la concorrenza non sarà così nutrita come avrebbe potuto esserlo (per dire) all’Olimpico una decina di giorni fa.
“È la quarta volta che gareggio a Turku e ho ottimi ricordi sia della pista, sia del meeting. Per me è anche e soprattutto la tappa d’esordio di una stagione che si preannuncia lunga. Si parte da qui, non vedo l’ora. Ho avuto un problema muscolare a fine marzo che un po’ ha condizionato il mio percorso, ma ora sto bene e sono pronto. Cercherò di trovare il ritmo ed è utile che qui ci siano due gare, con la prima che servirà per rompere il ghiaccio, visto che il mio ultimo 100 metri risale a diversi mesi fa”.
Tra gli avversari che Jacobs ritroverà in pista ci sono Andre De Grasse (suo compagno di allenamento a Jacksonville), Benji Richardson, Abdul Hakim Sani Brown, Kyree King e il ghanese Benjamin Azamati, unico dei presenti ad aver corso sotto i 10 secondi in stagione (9”98 a maggio in California, nel meeting di Notre Dame).
Programmi futuri: Roma Sprint Festival ed Europei a squadre
Marcell ha già programmato di correre venerdì 20 giugno al Roma Sprint Festival allo Stadio dei Marmi, dove si ritroverà fianco a fianco anche con alcuni componenti della mitica staffetta di Tokyo (vedi Desalu e Patta, ma non Tortu).
A Turku cercherà di rompere il ghiaccio in tutti i sensi dopo che in stagione ha corso soltanto una volta sui 60 metri indoor (6”63 a Boston), costretto a saltare anche i mondiali di staffetta per via della lesione al retto femorale sinistro rimediata in allenamento a fine marzo. “Adesso conta dimostrare di star bene. Il vero obiettivo della stagione sono i mondiali di Tokyo, in programma a settembre nel “mio stadio”, dove voglio esserci per fare le mie migliori prestazioni di sempre, visto che l’oro mondiale è l’unico pezzo mancante nella mia bacheca”.
Annunciata la presenza agli Europei a squadre di Madrid, a fine giugno. “Dopo quell’appuntamento vedremo se ci sarà bisogno di lavorare ancora o di continuare a gareggiare. Dovrò capire le mie sensazioni per decidere come proseguire la stagione”. Che parte da Turku, dove ripetere il 9”92 dello scorso anno è forse chiedere troppo.