Ci sono argomenti che sono dei veri e propri tabù. Fin quando, almeno, non arriva qualcuno davvero coraggioso a sfatarli. L’omosessualità nel calcio è stato un tema di fatto quasi mai affrontato, come se non esistesse. Ci ha pensato quindi Jakub Jankto a normalizzare anche qualcosa che è sempre stato sottaciuto. Ed oggi il centrocampista ceco torna in Italia, al Cagliari, per abbracciare nuovamente il suo mister Claudio Ranieri.
- Il passato con Udinese e Samp e il rapporto con Ranieri
- La confessione di Jankto e le polemiche
- Le reazioni al trasferimento tra campo e vita privata
Il passato con Udinese e Samp e il rapporto con Ranieri
Jakub Jankto in Italia abbiamo già avuto modo di vederlo. Prima con la maglia dell’Udinese dove tra il 2016 e il 208 ha collezionato complessivamente 69 presenze mettendo pure a segno 11 reti. Poi successivamente con la Sampdoria nel triennio successivo dove anche qui ha confermato la sua tendenza al gol. Proprio in blucerchiato il ventisettenne di Praga ebbe modo di conoscere Claudio Ranieri, mentore per tanti ragazzi ed anche per il biondo centrocampista.
Che infatti ora, a distanza di anni, e dopo le esperienze in patria con lo Sparta Praga e al Getafe, torna a riabbracciarlo per incontrare nuovamente anche la nostra Serie A. Stavolta sarà la Sardegna ad accoglierlo, voluto fortemente dal tecnico romano che da queste parti è ormai un’istituzione.
La confessione di Jankto e le polemiche
Jakub Jankto decise di confessare il proprio orientamento sessuale al mondo intero tramite social alla vigilia dell’ultimo San Valentino. Nei giorni successivi di dichiarazioni ne rilasciò molte al riguardo, toccando anche temi delicati che hanno fatto discutere sollevando anche una patina di ipocrisia che spesso accompagna la nostra società a prescindere dal calcio.
“Non avessi fatto il calciatore l’avrei detto prima – confessò qualche giorno dopo ai microfoni di Sky il centrocampista -. Adesso sto meglio, ma è stato difficile essere il primo giocatore a farlo. La prima settimana è stata dura perché le reazioni ci sono state. Per il 90% sono state positive e mi hanno aiutato molto e ringrazio tutti, ma ci sono stati anche messaggi negativi e mi è successo anche giocando fuori casa”. Una decisione, quella dell’annuncio, presa spontaneamente anche per aiutare gli altri e sensibilizzare attorno al tema con un però: “Se fossi stato in Spagna o in Italia non avrei fatto coming out“.
Le reazioni al trasferimento tra campo e vita privata
Più che i social, però, adesso sarà il campo a dover parlare. E le aspettative sul rendimento del ventisettenne ceco sono importanti, specialmente dal punto di vista realizzativo. Jankto approda al Cagliari dal Getafe con un contratto biennale ad un milione di euro ed opzione di rinnovo per un terzo anno. Garantisce per lui mister Ranieri. Ma c’è chi, ignorando le questioni di campo che dovrebbero essere priorità esclusiva, si concentra sul recente passato temendo ripercussioni da parte delle tifoserie delle altre squadre. Basta farsi un giro sui social per leggere i commenti, che non sempre si fermano dinanzi alla tematica sportiva.
Fioccano i commenti. A fronte di qualche tifoso che pensa di essere spiritoso (“tornerà utile per le manifestazioni lgtbq+” per citare solo il meno volgare) la maggioranza dei fan sardi è pronto ad accoglierlo a braccia aperte: “I suoi gusti? sono suoi, non si discutono”, oppure: ” La dignità e il rispetto della persona prima di ogni altra cosa. Sì può criticare la qualità professionale o qualche dichiarazione strampalata, ma non è corretto fare commenti sulle scelte di vita o sulle questioni sessuali, perché sono cose private”