L’altalena delle emozioni ha proiettato Jannik Sinner al top, ancora una volta, mentre per Anna Kalinskaya il destino è stato beffardo. Se per il rosso di San Candido è arrivato il secondo trionfo consecutivo sul greenset di Melbourne, per la bella moscovita l’Happy Slam non è neppure cominciato: s’è ritirata, infatti, a pochi minuti dal debutto contro l’australiana Kimberly Birrell, frenata dagli stessi problemi fisici che l’avevano stoppata ad Adelaide. Mentre Jannik macinava vittorie su vittorie, arrivando fino all’ultimo atto e al trionfo in finale su Sascha Zverev, insomma, Annina lasciava malinconicamente la scena nell’anonimato, o quasi.
- Sinner-Kalinskaya, l'incontro a Melbourne e l'abbraccio
- Il silenzio di Anna dopo la vittoria di Jannik agli AO
- Il messaggio del fratello Nikolaj a Sinner: "Campione!"
- Singapore, Anna Kalinskaya sfida Caroline Dolehide
Sinner-Kalinskaya, l’incontro a Melbourne e l’abbraccio
I due, come è noto, si erano incrociati alla vigilia del torneo, soffermandosi in un abbraccio “amichevole” che aveva chiarito, di fatto, la fine del loro idillio amoroso. Un addio senza code polemiche e senza veleni. Ma senza neppure trasporto. Tant’è vero che Anna s’è mantenuta coerente con l’atteggiamento esibito sin dall’inizio delle turbolenze col suo fidanzato italiano. Ha ignorato il suo trionfo, così come aveva fatto all’indomani del successo alle ATP Finals e in Coppa Davis, con la Nazionale azzurra. Non ha scritto niente, non gli ha dedicato un pensiero, una story, un risvolto social. Niente di niente. Almeno: niente a livello pubblico.
Il silenzio di Anna dopo la vittoria di Jannik agli AO
Una reazione fredda, glaciale. Eppure, in linea con la freddezza, col silenzio, con la riservatezza che la stessa Anna si era autoimposta sin dall’inizio, a proposito di Sinner. Nessuna concessione al gossip, nessun ruolo da “fidanzata di”. Giustamente, Kalinskaya ha sempre rivendicato un suo ruolo nel panorama tennistico internazionale a prescindere dalle sue frequentazioni. Un ruolo che adesso, curiosamente, sembra aver imboccato una – momentanea – parabola discendente. Basti pensare che nella classifica WTA, dove s’era spinta sino alle soglie della top ten, è retrocessa al 18mo posto.
Il messaggio del fratello Nikolaj a Sinner: “Campione!”
Se Annina ha ignorato il trionfo di Jannik, il fratello Nikolaj non ha fatto altrettanto. Lui e Sinner sono amici a prescindere, il rosso di San Candido ha legato anche coi suoi figli, con la sua famiglia, al di là della fine della love story con Anna. Lo dimostra il fatto che Sinner abbia trascorso una giornata insieme a Nikolaj Kalinskij e alla sua famiglia a Dubai, prima di partire per l’Australia. E così Nikolaj, che gioca a calcio nella prima divisione russa ed è capitano del Niznij Novgorod, ha scritto orgoglioso su X, sull’account ufficiale degli Australian Open: “Campione!”. Complimenti che, del resto, erano arrivati anche nel corso del torneo e dopo la vittoria di Jannik alle ATP Finals di Torino.
Singapore, Anna Kalinskaya sfida Caroline Dolehide
Mentre i suoi familiari continuano a seguire e a dimostrare affetto per Sinner, Annina guarda unicamente alla sua carriera e ai suoi prossimi obiettivi. Che si chiamano, essenzialmente, Singapore. La russa è la testa di serie numero 1 del WTA 250 in programma da lunedì 27 a domenica 2 febbraio nella città-stato asiatica. Il debutto è fissato per le 11 italiane di lunedì contro la statunitense Caroline Dolehide. C’è da rimettere insieme i cocci di una carriera che, dopo una vertiginosa impennata, ha subito una brusca frenata proprio in coincidenza della fine dell’idillio con Sinner. E per Kalinskaya non sono ammesse più distrazioni.