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Juve, addio Giuntoli: è rivoluzione bianconera con Chiellini e Comolli. I perché del flop dell'ex Napoli

Cambia ancora una volta tutto in casa bianconera ma la rivoluzione non contempla più Conte. Inizia una nuova era per la Vecchia Signora. che si separa dal suo ds.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Doveva essere l’uomo della ricostruzione, il mattone sul quale poggiare una nuova Juventus vincente come quelle del passato. Invece Cristiano Giuntoli resterà solamente una meteora nell’universo bianconero, transitata rapidamente e con riscontri per lo più negativi. L’ennesima rivoluzione di John Elkann ha coinvolto anche il Football Director della Vecchia Signora, pronto a salutare anzitempo Torino.

Nasce una nuova Juventus: le figure scelte

Piano piano ogni tassello sta per essere messo al suo posto. Il mosaico di John Elkann verrà completato nel giro di qualche giorno, forse di qualche settimana. Si parte dalla società per arrivare all’allenatore e non viceversa. Damien Comolli raggiungerà presto la Mole e sarà il fulcro della Juventus, insieme a Giorgio Chiellini al quale verranno delegati compiti più importanti. Per il direttore sportivo il nome è quello di Matteo Tognozzi per il quale si tratterebbe di ritorno.

L’assenza che fa rumore: Giuntoli out

Se notate un’assenza nei nomi citati non si tratta di dimenticanza. Nel nuovo quadro dirigenziale di Madama non c’è spazio per Cristiano Giuntoli. E non è un caso l’assenza del Football Director all’evento di commemorazione delle vittime dell’Heysel, al quale erano invece presenti tutti gli uomini chiave della Juve. Dopo soli 2 anni, di cui uno effettivamente pieno e compiuto, l’ex dirigente del Napoli è già stato silurato.

Le motivazioni della rottura

Le motivazioni di questa rottura? Sportive ma non solo. In fondo a Giuntoli era stato chiesto di ridurre il monte ingaggi e abbassare l’età media della rosa, compiti praticamente portati a termine ottenendo comunque un quarto posto seppur risicato. Ciò che evidentemente non è stato gradito dalla proprietà è la modalità di gestione del club, non in linea con i desiderata bianconeri.

Quanto al campo, poi, si può discutere sugli acquisti fatti e sulle loro valutazioni ma l’errore a monte è stato l’ingaggio di Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano è stato messo alla porta a stagione in corso, quando l’obiettivo ormai stava sfuggendo di mano. Caduta quella testa era inevitabile traballasse anche quella immediatamente sopra.

Insieme a Giuntoli saluterà anche tutto il suo nutrito staff. Un bagno di sangue per le casse della Vecchia Signora, inevitabile però secondo la proprietà. Una volta sistemato ogni tassello, la Juventus si concentrerà sulla figura dell’allenatore. Sfumato Conte, c’è possibilità che rimanga Igor Tudor ma non è scontato.

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