Adesso c’è anche il documento formale, dopo l’annuncio dei giorni scorsi sul ritiro dell’ultimo ricorso della Juventus su Calciopoli. La telenovela giudiziaria fatta di appelli, ricorsi e cicliche aperture di nuovi procedimenti da parte del club bianconero presso vari organi di giustizia amministrativa, si è definitivamente conclusa. A sancire la parola fine sulla questione relativa allo scudetto 2005-06, vinto sul campo dalla Juventus davanti al Milan ma assegnato d’ufficio all’Inter, è un documento allegato all’ultimo bilancio della Vecchia Signora del 30 giugno 2023.
- La Juve rinuncia al ricorso: il documento
- Calciopoli, la Juve si arrende: le motivazioni
- Spese di lite da compensare: la richiesta
La Juve rinuncia al ricorso: il documento
Nel documento, contrassegnato dal titolo “Ricorso al Consiglio di Stato vs sentenza TAR del Lazio del 18 luglio 2016”,dopo una lunga e articolata descrizione delle varie tappe del procedimento in questione, cominciato addirittura a novembre 2011, il club bianconero ratifica la chiusura dell’azione legale:
In data 13 ottobre 2023 Juventus ha notificato alle parti costituite atto di rinuncia al ricorso ex art. 84 cod. proc. amm., chiedendo la compensazione delle spese di lite.
Calciopoli, la Juve si arrende: le motivazioni
La Juventus, in particolare, ha preso atto della bocciatura del ricorso presentato al Consiglio di Stato contro FIGC, Inter e Coni, avvenuta il 28 febbraio 2023, per ribaltare quella sentenza del TAR del 2016, bocciatura che ha fatto venir meno le condizioni giuridiche che avrebbero potuto portare a un successo in tribunale. Col passo indietro, la Juve rinuncia anche definitivamente a ogni pretesa sulla cifra record di 443 milioni, 725mila e 200 euro, chiesta a titolo di risarcimento. Nessun gesto conciliante, invece, sulle spese di lite: il club ha chiesto la compensazione.
Spese di lite da compensare: la richiesta
Ci sarà bisogno di un giudizio, insomma ma solo relativamente all’eventuale compensazione delle spese. Si legge sempre nel documento:
All’udienza del 24 ottobre 2023 la FIGC e la F.C. Internazionale Milano S.p.A. non si sono opposte alla rinuncia, rimettendosi al Collegio per la decisione in merito alle spese di lite.
Spetterà al Collegio, dunque, stabilire se le spese del procedimento saranno interamente a carico del club bianconero, o saranno ripartite con la Federcalcio e con l’Inter. In fondo si tratta di briciole, rispetto alla mega richiesta di quasi 450 milioni presentata per quel tricolore del 2005-06 scucito dalle maglie. Ma per i tifosi avrebbero un valore simbolico altissimo.