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Juventus, Pogba: arriva la prima mazzata dopo caso-doping

La Wada nega la possibilità dell'udienza unica presso il Tas a Losanna a Pogba, che sarà deferito entro 10 giorni ed è a un bivio: i possibili scenari

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

I risultati stanno premiando la Juventus, che, dopo dieci giornate di campionato, si trova a soli due punti dalla vetta occupata dall’Inter. Ma restano le vicende extra-campo. Come la squalifica di Fagioli per la questione scommesse e il caso Pogba, a cui è arrivata la prima batosta dopo essere stato sospeso per doping in via cautelare.

Caso Pogba: gli ultimi sviluppi, che cosa è successo

A fare il punto della situazione è la Gazzetta dello Sport. Ventisei giorni dopo l’esito delle controanalisi che hanno confermata la positività del centrocampista francese ai metaboliti del testosterone (nel dettaglio il Dhea, anche noto come ormone della giovinezza), il calciatore vuol provare in tutti i modi a evitare i quattro anni di squalifica che di fatto porrebbero fine alla sua carriera.

La Rosea riferisce della sua ‘prima sconfitta’. Sì, perché la Wada gli avrebbe negato la possibilità dell’udienza unica presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.

Doping, per Pogba è in arrivo il deferimento: i tempi

La Gazzetta dello Sport fa sapere che, se non dovesse riuscire a convincere la Procura antidoping, entro dieci giorni scatterà il deferimento per l’ex Manchester United, tornato alla Juventus da free agent nell’estate del 2022. Che cosa succederà poi? Pogba sarà costretto a seguire tutto l’iter processuale. Il francese è a un bivio: avrà circa venti giorni di tempo per decidere se provare a raggiungere un accordo con la Procura Antidoping (con il via libera della Wada) oppure tentare la strada del processo davanti al Tribunale Sportivo Antidoping.

La seconda opzione è quella più rischiosa e anche più lunga, perché la decisione del Tribunale potrà poi essere appellabile al Tas. In caso di accordo, invece, il ricorso non è ammesso e Pogba potrebbe puntare a una riduzione della pena. Che, tradotto, equivale probabilmente a due anni di stop.

Che fine ha fatto Pogba? Il ‘Polpo’ si allena per conto sua

Il Messaggero accende i riflettori sul classe 1993 di Lagny-sur-Marne, che è sparito dai radar. Già, in attesa che il suo futuro sia delineato, Pogba non può allenarsi col resto della squadra alla Continassa.

Da quanto si apprende, il giocatore si sta allenando da solo nella sua lussuosa residenza sulla collina torinese, dove risiedeva anche Cristiano Ronaldo con la sua famiglia. In questo momento la stipendio del transalpino è stato ridotto al minimo sindacale, ma la sua avventura bis in bianconero potrebbe volgere al termine con una risoluzione contrattuale in caso di squalifica.

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