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Juve, come giocherà Allegri: gli ultimi colpi stravolgono la rosa

Con i nuovi arrivi la Juventus torna prepotentemente in corsa per le zone altissime della classifica. Allegri avrà il suo bel da fare per incastrare tutte le tessere.

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Dopo qualche sessione di mercato un po’ sottotono, la Juventus è tornata a fare la voce grossa in sede di trattative, firmando per due grossi nomi come Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, giocatori destinati a rivoluzionare gli XI titolari di Max Allegri. Le contemporanee cessioni al Tottenham di Kulusevski e Bentancur tolgono al tecnico toscano due grane non indifferenti dal punto di vista tattico, ma ora servono i fatti. C’è grande curiosità da parte dei tifosi sul modo nel quale Allegri sistemerà la Juve dopo questa faraonica campagna acquisti. Noi abbiamo provato ad immaginare l’XI titolare da qui alla fine dell’anno, vagliando varie ipotesi.

Juventus, il 4-4-2 nel segno della continuità tattica

Fino a questo momento Allegri è stato abbastanza conservativo nelle sue scelte, spesso anche criticato per il pessimo gioco dei bianconeri soprattutto nelle grandi sfide. Dato per scontato la retrocessione di Alvaro Morata a riserva, il 4-4-2 con Dybala accanto al nuovo bomber Vlahovic potrebbe esaltare la Joya, dandogli di nuovo un partner d’attacco come era stato con Gonzalo Higuain. 

Vlahovic è un giocatore di profondità, velocissimo palla al piede e che quando calcia “butta giù la porta” come oggi solo Haaland sa fare. Questa potrebbe essere una nuova coppia in grado di fare davvero la differenza in Serie A, con l’argentino ad agire sempre da registra offensivo, dato che per caratteristiche tende ad abbassarsi spesso molto più di quanto dovrebbe. 

A centrocampo l’inserimento di un mediano come Zakaria libererebbe Locatelli da compiti di copertura e gli permetterebbe di tornare quel centrocampista votato all’inserimento che ha fatto la differenza al Sassuolo e in nazionale. Questa dovrebbe essere la coppia di centrali titolare, con gli esterni divisi tra CuadradoMcKennie a destra e Rabiot-Bernardeschi a sinistra. 

Juventus, ipotesi 4-2-3-1 in un ritorno al passato

Forse la migliore prova di Max Allegri come allenatore l’abbiamo avuta quando nel campionato 2016-2017 stravolse una pessima Juve togliendo dal cilindro un 4-2-3-1 con Dybala mezza punta e Mandzukic esterno sinistro. Da li in poi fu una cavalcata trionfale fino all’infausta finale di Champions contro il Real Madrid finita 4-1 per i blancos. 

Questa sarebbe una soluzione iper-offensiva per sfruttare al massimo le doti balistiche di Vlahovic e dello stesso Dybala, ma è ovvio che rispetto al 4-4-2 gli esterni cambierebbero. Peccato per l’assenza di Chiesa, che col serbo e la Joya avrebbe formato un tridente monstre anche in Europa, Cuadrado sarebbe avanzato a fare l’ala destra con Bernardeschi o Rabiot a sinistra, mentre Zakaria (che può giocare anche da mediano a due senza esterni vicini, date le sue doti fisiche e la velocità non indifferente) e Locatelli in mediana. Qui verrebbe sacrificato Arthur, che vuole fortemente giocare titolare nell’anno del mondiale ma che, in questa Juve, non riesce a trovare posto. 

Entrambe le soluzioni proposte fin qui garantirebbero un gran numero di cross dal fondo, anche se il 4-2-3-1 offre anche parecchie soluzioni centrali dove Vlahovic ha dimostrato di sapersi distinguere eccome con la maglia della Fiorentina.

Juventus, il 4-3-3 è la soluzione meno “allegriana”

Con questi stessi uomini, con Sarri e Pirlo avremmo sicuramente visto un granitico 4-3-3 offensivo. Questa sembra una soluzione leggermente più remota per Allegri, ma ora il centrocampo potrebbe essere adatto a questo modulo. Quello che mancava fino a questo momento, neanche a dirlo, era un giocatore come Zakaria, che potrebbe diventare il moderno Van Bommel della Juve come lo fu per il Milan, con Allegri che grazie a quella soluzione (e spostando Pirlo a fare la mezzala) vinse il campionato 2011. 

Lo svizzero infatti sarebbe il perfetto perno basso di un centrocampo a tre, con Locatelli e uno tra McKennie e Arthur a fare la mezzala destra. Tra tutte quelle proposte, il 4-3-3 è la scelta che garantirebbe il giusto mix tra equilibrio ed estro offensivo. In questo caso peserebbe un po’ l’addio di Kulusevski, che unito all’infortunio di Chiesa rende la Juve una squadra con poche ali prettamente offensive. 

Con questo modulo, che prevedrebbe ovviamente Vlahovic punta centrale, sarebbe difficile vedere Cuadrado alto perchè quella posizione sarebbe occupata, almeno sulla carta, dal “girovago” Dybala, che ovviamente mal si sposa a giocare sulla linea laterale come un’ala vera. Dall’altra parte Bernardeschi sarebbe quasi sicuro del posto.

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