A tre giorni dal derby d’Italia ripercorriamo la storica rivalità tra Juventus e Inter. Dalle battute al vetriolo dell’Avvocato Gianni Agnelli e Peppino Prisco alla vicenda Calciopoli, passando per alcuni episodi chiave della storia recente del calcio italiano come il famoso contatto Iuliano-Ronaldo e il 5 maggio.
- Juve-Inter, storia di una rivalità: da Gianni Agnelli e Peppino Prisco
- Il contatto Iuliano-Ronaldo e il dramma nerazzurro del 5 maggio
- Juve-Inter, come Calciopoli ha cambiato il derby d'Italia
Juve-Inter, storia di una rivalità: da Gianni Agnelli e Peppino Prisco
Eccoli qui, due volti simbolo di Juventus e Inter: Gianni Agnelli e Peppino Prisco. Che non si sono mai risparmiati nel lanciare frecciatine agli avversari. Quando Ernesto Pellegrini comprò l’Inter negli Anni 80, l’Avvocato scoccò uno dei suoi dardi: “Ormai in Italia non c’è più ritegno se anche il mio cuoco può comprare una squadra di calcio”. E non è stato da meno Prisco, storico dirigente nerazzurro noto per le sue battute irriverenti: “La Juventus purtroppo è una malattia che la gente si trascina dall’infanzia”, tra le sue esternazioni più celebri.
Il contatto Iuliano-Ronaldo e il dramma nerazzurro del 5 maggio
Ancora oggi si parla del derby d’Italia della stagione 1997-1998 andato in scena al Delle Alpi di Torino, vecchia casa bianconera. Le due squadre si giocavano lo scudetto e l’arbitro Ceccarini decise di non assegnare un rigore dopo un contatto nell’area bianconera tra Iuliano e il Fenomeno Ronaldo. Finì 1-0 per i padroni di casa con gol di Del Piero e il tricolore, alla fine, andò alla Vecchia Signora. Ma le polemiche non si sono mai spente nel tempo. Poi, il 5 maggio 2002. L’Inter aveva lo scudetto in tasca, ma perse l’ultima partita contro la Lazio. La Juve s’impose a Udine sorpassando i rivali all’ultima curva e assicurandosi il titolo.
Juve-Inter, come Calciopoli ha cambiato il derby d’Italia
Un altro momento cruciale per la storia di una partita sentita da entrambe le tifoserie è rappresentato da Calciopoli, il terremoto che scosse il calcio italiano nel 2006 e che portò alla retrocessione della Juve in Serie B con tanto di scudetto sottratto ai bianconeri e assegnato d’ufficio all’Inter. Non solo: i nerazzurri ne approfittarono per fare la spesa a Torino: arrivarono campioni del calibro di Ibrahimovic e Vieira, grazie al quale furono gettate le basi per il triplete. Da quel momento, i rapporti di mercato tra i due club hanno fatto segnare clamorosi cambi di rotta e proteste da parte dei tifosi: ecco perché i trasferimenti dei vari Stankovic, Vucinic e Guarin poi non si concretizzarono.