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Juve, Pogba si confessa: ero stressato. Ma sul web si scatena la tempesta

Il centrocampista francese a cuore aperto: sono tornato alla Juventus perché il club mi ha aiutato, quando non stai bene nella testa, il corpo ti segue. Ma i tifosi bianconeri lo accusano

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Dieci presenze tra campionato, Europa League e Coppa Italia, per un totale di 161 minuti giocati. Meno di due partite intere: minutaggio maggiore, gli ottimi 25 minuti disputati il 7 maggio a Bergamo contro l’Atalanta. E’ il borsino, che definire magro è poco, della stagione di Paul Pogba alla Juventus.

Pogba, un calvario senza fine

La lesione al menisco laterale, l’inutile terapia conservativa, poi l’intervento di meniscectomia. Il rientro in campo il 28 febbraio contro il Torino, il problema agli adduttori, la ricomparsa ad aprile ed una serie di spezzoni incoraggianti. Fino a quella maledetta sera contro la Cremonese, del 14 maggio: problema muscolare al quadricipite sinistro dopo 24′, partita e stagione finite. Il Pogba-2 se lo aspettavano tutti molto diverso: in primis il francese, che oltre ai problemi fisici, è stato tormentato dalla triste vicenda familiare in cui è stato coinvolto il fratello.

La confessione di Pogba

“Ero stressato e il mio corpo era teso – ha confessato il francese in una intervista a Views – Volevo tornare in fretta, giocare e far vedere alla gente, far tacere tutti. È stato un duro colpo ed è per questo che ho fatto un passo indietro e ho pensato a me stesso e al mio benessere. Era il momento di riposare e di prendermi una pausa”. Un anno difficile, che finalmente è alle spalle. “È stata una grande esperienza per me, può solo essere utile per me in futuro. Ho cambiato squadra, ho avuto infortuni. È vero che è stato complicato, anche al di fuori del calcio. Ma ho imparato che le cose importanti per me erano la salute, giocare a calcio e la famiglia e concentrarmi davvero su questo”.

La scelta della Juventus

Pogba racconta anche la scelta di dire addio al Manchester United e tornare alla Juventus. “Il mio ritorno alla Juve? Perché è davvero il club che mi ha aiutato a spingermi. L’amore dei tifosi, l’amore del club che ricevo, non l’ho ricevuto a Manchester. Gli infortuni arrivati quest’anno sono dovuti tutti a problemi mentali. Nessuna stagione mi aveva mai messo così tanto alla prova come questa. La mia vittoria più importante sarà superare una volta per tutte questi ostacoli extra sportivi. Tornare in campo con la salute è importante per tutti e soprattutto per noi atleti. Il mio corpo è il mio strumento di lavoro e il lusso più grande che puoi avere nella vita è la salute. Quando non stai bene nella testa, il corpo ti segue: la base di tutto quello che è successo è stata la testa. E’ stata la stagione più difficile della mia carriera, la prova più grande della mia vita”, aggiunge Pogba.

Juve, Pogba guarda avanti

Momento importante, per lui, la nascita del terzo figlio: “Questo è un motivo in più per fare bene. Vuoi rendere orgogliosi i tuoi figli giocando ancora meglio, vincendo titoli. E anche, ovviamente, prepararsi per il loro futuro. Appena entri in campo dici che ci sono delle persone che sono dietro di te, la tua famiglia, ancor di più i tuoi figli. Vuoi davvero rendere orgogliosi i tuoi figli. Oggi sono un calciatore professionista perché ho giocato quel calcio ed è quel calcio che mi ha portato dove sono oggi. I critici ci saranno sempre. Io penso più alle persone che mi guardano e che sono felici di vedermi giocare, piuttosto che alle persone che mi criticano. Non ho bisogno di questo. So quando ho fatto una buona partita, quando ho avuto una brutta partita. Il piacere rimarrà sempre radicato in me ed è per questo che gioco a calcio. Questo è anche il motivo per cui, credo, la gente viene a vedere le partite”.

Pogba, i tifosi non ci stanno

I tifosi, non tutti, sono dalla sua parte, come Andrea: “le prestazioni in campo possono dipendere da problemi mentali, gli infortuni fisici no. Io ho sempre voluto bene al polpo, ma sarebbe ora di finirla di raccontare caxxate ai tifosi”. Allo stesso modo Tiziano: “Sei venuto a svernare a Torino perché nessuno ti voleva rottame. Somari i dirigenti che ti hanno creduto”. Anche Davide non ci sta: “Ma basta chi vuoi che ci creda più sei ridicolo” . Mentre Emilio aggiunge: “La verità è che per fare il mondiale te ne sei fregato della Juve e dei suoi tifosi, poi spero tu riesca a riprenderti e a farci sognare come si è intravisto negli spezzoni giocati dove con una gamba in meno era il migliore tra centrocampisti e attaccanti”. Mentre Pierguido non vuole sentire scuse: “Vai in pensione, sei vecchio e rotto” .

Juve, Pogba si confessa: ero stressato. Ma sul web si scatena la tempesta Fonte: Ipa

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