Battibecco social poco edificante per il centrocampista della Juventus Stefano Sturaro. Su instagram non sono rari scambi di battute e insulti da parte di giocatori e tifosi, ne è un esempio Radja Nainggolan, che dal suo profilo battibecca spesso con i sostenitori della Juventus. Ma il giocatore bianconero è andato oltre, rispondendo in privato a un ragazzino di 12 anni che lo aveva attaccato.
Tutto è nato da una frase postata sotto a una foto di una fan page della Juventus: “Juve m…a”.
“Mio fratello – spiega il fratello maggiore del dodicenne a Fanpage.it – sabato, quindi dopo la partita Napoli-Juve, ha commentato una foto di una pagina di fan della Juventus su Instagram con scritto ‘Juve m…a. E insieme al suo c’erano una serie di altri commenti. Sturaro, vedendo questo commento, ha risposto in privato a mio fratello mandandogli una foto di Higuain”.
La discussione in privato è subito degenerata in toni piuttosto coloriti e spiacevoli. Il ragazzo ha incalzato il giocatore scrivendo che la vittoria sul Napoli è solo “un furto, perché la Juve sa solo rubare. Non meritate i soldi che vi danno”.
“Stai buono che ti faccio fare una figura di me..a che manco ti immagini – è stata la risposta furiosa dello juventino – e poi piangi per tre giorni”. E poi ancora: “Vai a giocare con i Pokemon e non rompere il c…o ritardato che non sei altro”.
La famiglia, scossa, ha pubblicato la foto della chat con un commento: “Non è logico che un calciatore pieno di soldi e di fama se la prenda, su Instagram, con un ragazzino di dodici anni che sogna di fare il calciatore. È una cosa grave e inaudita. È vero, mio fratello non ha risparmiato offese, però ha pur sempre dodici anni. Ma un uomo grande, un professionista che gioca a quei livelli può permettersi di insultare un ragazzino? Non è ammissibile”.
Nella serata di mercoledì sono arrivate le scuse del giocatore, sempre tramite social: “Accade spesso che noi calciatori veniamo insultati sui social network. Bisognerebbe ignorare, ma purtroppo a volte l’istinto ha il sopravvento, soprattutto quando si tratta di pesanti provocazioni. Mi è successo con un ragazzino napoletano qualche giorno fa. Non avrei dovuto cadere in questo errore. Mi scuso con lui e con chi si è sentito toccato”.
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