Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della sfida vinta in trasferta contro il Cagliari per 2-1 e valida per la 32° giornata di Serie A. La Juventus ha vinto tre trasferte di fila in Serie A per la prima volta in questa stagione. I bianconeri non ci riuscivano dal finale dello scorso campionato (maggio 2021).
Queste le parole di Allegri:
“Contro l’Inter abbiamo perso una gara importante, se avessimo vinto poteva pensare allo Scudetto anche se sarebbe stato difficile. Avremmo potuto subite un pesante contraccolpo, il Cagliari è una squadra ostica. Invece abbiamo creato molto, concesso poco e dimostrato una buona condizione. Questa gara era da vincere anche in vista delle prossima gare con Lazio e Fiorentina.
Allegri parla anche di Paulo Dybala, autore del bellissima passaggio filtrante per il gol di Vlahovic:
“Dybala va via perché ci sono delle storie che nascono e finiscono. È stata fatta questa scelta. Paulo si impegna e da qua alla fine può ancora dare tanto alla Juve. Si sta dimostrando un grande professionista”.
Allegri poi torna anche sull’aspetto mentale in seguito alla sconfitta contro l’Inter nel turno precedente:
“MI piacciono le critiche se poi vinciamo. Nessuno, per esempio, si pensa più alla gara della settimana scorsa, visto che ha vinto l’Inter e che viaggia verso lo scudetto. È stata una settimana difficile. La prestazione resta, i giudizi cambiano a seconda dei risultati. Io mi diverto a sentire tutte le critiche, mi fanno solo bene. È strano pensare che i primi risultatisti sono proprio i giornalisti, quelli che il calcio lo raccontano. Tutti ci facevano i complimenti fino a 15 minuti dalla fine della gara col Villarreal, almeno questo mi hanno raccontato, poi abbiamo subito tre gol ed era tutto da buttare via. Ogni tanto qualcuno la dice troppo grossa sul calcio in generale. Servirebbe, e lo spero tornare a parlare dell’abc del calcio: lo stop, la marcatura, il passaggio. Sono cose che si sono perse e che non esistono più. In Italia siamo fatti così, abbiamo vinto quattro volte il mondiale. Per 15 anni abbiamo seguito Guardiola, Capello ha detto giusto”.