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Juventus, Allegri lancia salvagente a Mou e vuota il sacco su zona Champions

Il tecnico bianconero chiede che venga tolta squalifica allo Special One e non si sbilancia sul futuro di Di Maria

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Il primo ad essere curioso è lui: Massimiliano Allegri aspetta il test dell’Olimpico di domani contro la Roma per capire se la sua Juventus, al di là dei mini-obiettivi che ufficialmente si pone, può davvero sperare nella rimonta verso il quarto posto anche con il -15. Il tecnico bianconero sa che ci sarà un ambiente infuocato, anche per la vicenda-Mourinho, sa che ci sarà Dybala col dente avvelenato ma confida nella crescita dei suoi.

Per Allegri Juve in Champions varrebbe tre scudetti

Allegri si presenta con uno squillante buongiorno rivolto alla stampa e parte dall’avversario: “Stanno facendo un ottimo campionato, in casa è tra le prime in Europa ad aver preso meno gol, viene da 4 vittorie in casa senza prendere reti, sarà una bella partita, in uno stadio pieno. Dovremo essere bravi, è uno scontro diretto importante per noi ma pensiamo a staccare chi ci sta dietro. Andiamo passo dopo passo”.

“La rincorsa in Champions è quasi impossibile, chiariamo: tra Inter, Milan, Lazio e Roma una rimarrà fuori e c’è anche l’Atalanta. Ci sono 42 punti in gioco e tutto è da giocare ma per loro. Noi non possiamo guardare così lontano. Andare in Champions col -15 sarebbe come vincere tre scudetti, non uno”.

Juventus, Allegri lascia ancora in panchina Pogba

La curiosità è sempre su Pogba: “Ha reagito bene al debutto, sta bene, non ha un grande minutaggio ma è normale, mi è piaciuto nel derby ma è normale che debba crescere. E’ un’ottima risorsa per la panchina, mentre Milik tornerà dopo la sosta. Paredes anche sta bene, rientra anche Locatelli, devo valutare sulla formazione. Bisogna avere pazienza nel lanciare chi non gioca da tempo, poi abbiamo partite ogni 3 giorni, è importante che chi entra risponda bene, col Torino i cambi sono stati determinanti”.

Juventus, Allegri spera di vedere Mourinho domani in panchina

A chi gli dice che somiglia a Mourinho risponde così: “Ha vinto 26 trofei, se mi accomunano a lui sono contento, a Roma sta facendo bene, erano anni che non lottava per la Champions. Mi dispiacerebbe se non ci fosse domani, vorrei vederlo in campo. Per me chi è espulso durante la partita può essere multato ma deve essere in panchina nella prossima gara”.

Pessotto si auspicava la permanenza di Di Maria alla Juve: “E’ bello sempre avere grandi giocatori, Angel è straordinario ma se ne occupa la società e le priorità ora sono ben altre. Ha fatto 4 partite di fila, l’importante è che determini come ha fatto in queste ultime partite anche entrando nella ripresa se capita”.

Capitolo Dybala, l’osservato speciale di domani: “Ha dimostrato tanto ala Juve e sta dimostrando tanto anche alla Roma, soprattutto con i gol, serve un occhio di riguardo perché quando si avvicina all’area è pericoloso”. Barrenechea è l’ultimo dei giovani lanciati, forse l’etichetta di allenatore che non dava spazio ai baby era sbagliata ma Allegri se la cava con una battuta: “Mi sono dovuto ringiovanire perché è nato mio nipote”.

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