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Juventus, Allegri non si rimprovera nulla. E fa un annuncio

Le parole del tecnico della Juventus nella conferenza stampa della vigilia contro la Lazio.

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Come sempre è stata ricca di spunti la conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia della partita di domani sera della sua Juventus allo Stadium contro la Lazio dell’ex Maurizio Sarri.

Juventus, Allegri: “Il nuovo capitano sarà Bonucci”

Si comincia con uno sguardo alle ultime due sfide di Serie A, in particolare quella di domani, contro colui che ha preso il suo posto tre anni fa sulla panchina bianconera al termine della sua prima avventura con la Vecchia Signora, e con un annuncio importante.

“Per quelli che siamo stiamo bene. Domani è l’ultima partita in casa, dobbiamo onorarla al meglio. È la festa di Giorgio Chiellini e l’ultima di Paulo Dybala. Dobbiamo unire le tre cose. Chiellini e Dybala sono due cose diverse: Giorgio dopo 17 anni di Juve smette oppure fa un’esperienza in America. Non lo so. Paulo ha una carriera davanti. Il nuovo capitano? Per gerarchie sarà Bonucci”.

“La Lazio e la Fiorentina sono in corsa per l’Europa League. Domani arriva Sarri che è l’allenatore dell’ultimo scudetto. Merita di essere accolto nel modo giusto. Noi dobbiamo onorare al meglio le ultime due partite. Danilo ha finito la stagione, Arthur con la caviglia è dolorante quindi avrà finito anche lui perché mancano 6 giorni. De Sciglio rientrerà, Zakaria nella partitella ha ricevuto un colpo alla coscia. Dobbiamo valutarlo ma domani non sarà a disposizione. McKennie vediamo se mercoledì potrà essere a disposizione. Ci sarà qualche ragazzo giovane, domani giocherà di nuovo Miretti“.

Juventus, Allegri: “Parlare ora di mercato non ha senso”

Il tecnico della Juventus sposta poi l’obiettivo sul mercato della prossima estate e sul probabile ritorno di Paul Pogba.

“Parlare ora di mercato non ha senso, facciamo finire la stagione e poi faremo il punto della situazione con la società, con tutti i componenti dello staff per programmare la prossima stagione. La squadra è cresciuta molto sotto quell’aspetto: il calcio è bello e brutto, nella partita decisiva nella rincorsa al campionato contro l’Inter ci ha frenato. La partita di mercoledì, che è stata bella, avvincente, in una serata di sport bella, non siamo riusciti a portare a casa la Coppa Italia. È inutile stare a recriminare, a dire, non serve a niente. Quando non riusciamo a vincere dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare e stare in silenzio”.

“È inutile che risponda domani, dopodomani. Non è finita la stagione, Pogba è un giocatore del Manchester e di mercato ne parlerò poi con la società. Dobbiamo valutare a 360 gradi la stagione, poi lunedì abbiamo una partita. Un ricordo? Sono passati tanti anni, ho la memoria piena… Non me lo ricordo tantissimo. I campi di basket per lui? Quelli ci sono sempre”.

Juventus. Allegri: “La squadra ha fatto il massimo”

Infine, le inevitabili domande sulla stagione che si conclude per la Juventus senza neanche un trofeo, ma Massimiliano Allegri non ha nulla da rimproverarsi.

“Questo fallimento lo sento da tanti mesi. Quando sei alla Juve tutti hanno grandi aspettative, ma ci sono annate in cui non riesci a portare a casa un trofeo e dispiace. L’obiettivo di andare in Champions l’abbiamo centrato, che sembra banale. Tante squadre italiane sono state anni senza andare in Champions. Noi è dal 2011 che partecipiamo alla Champions ed è importante. L’anno prossimo ci prepareremo per lottare per lo scudetto, è un obiettivo chiaro a tutti. Quest’anno abbiamo fatto una rincorsa importante, poi si è fermata contro l’Inter”.

“Il voto alla stagione? Sono domande banali. I voti, le robe. Se dico 3, almeno scrivi 3. Quando sei alla Juventus l’obiettivo massimo è di vincere. Non essendo riusciti a portare a casa un trofeo dispiace, ma siamo arrivati in Champions. Ci sono squadre che per anni non ci sono arrivate, noi siamo all’11esimo anno. Dobbiamo prepararci a lavorare per fare meglio l’anno prossimo”.

“Sono soddisfatto per il percorso di crescita, per l’obiettivo minimo raggiunto, ma non sono soddisfatto perché non abbiamo vinto trofei. C’è stata una crescita, fermatasi qui a Torino con la sconfitta con l’Inter in casa. Nel calcio gli episodi condannano spesso. Non abbiamo battuto nessuna squadra che ci sta davanti, è vero. Dobbiamo lavorare su dove dobbiamo migliorare e portarsi dietro la sconfitta di mercoledì (nella finale di Coppa Italia contro i nerazzurri, ndr). Difficilmente la cancellerò. Siamo arrabbiati perché non abbiamo vinto un trofeo e quindi dobbiamo portarcela dietro, anzi ci deve rimanere dentro”.

“La squadra ha fatto il massimo, poi però dimentichiamo che alla lunga numericamente abbiamo pagato gli infortuni traumatici. Non avere a disposizione Chiesa per 6 mesi, McKennie per 3 mesi, Bonucci e Danilo per 2 mesi, è normale che dopo paghi. Vlahovic, questi 6 mesi che ha fatto alla Juve, l’anno prossimo sarà un giocatore migliore di quello che è ora. Perché è giovane, può migliorare ed è stato 6 mesi alla Juve. Ritroveremo Chiesa, McKennie, abbiamo giocatori che potenzialmente possono crescere. Con la società cercheremo di migliorare le mancanze di questa squadra”.

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