Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia della partita di Coppa Italia contro l’Atalanta ha parlato del particolare momento della Juventus, che nonostante la vittoria contro la Lazio non ha convinto. La cruciale sfida di Champions contro l’Atletico Madrid è tra meno di un mese, e l’infortunio di Bonucci potrebbe complicare la cose per la Vecchia Signora, che si ritroverà contro l’ex Alvaro Morata.
“Sento sempre parlare di Madrid. È una partita di calcio, non c’è scritto da nessuna parte che la Juventus è la mega favorita, si parla come se la Juve dovesse aspettare solo l’1 giugno per vincere la Champions – è sbottato il tecnico toscano -. Questa è una roba da folli e si vive la Champions in un modo che non va bene. La Champions come gli altri trofei è un obiettivo da portare a casa, poi se saremo bravi e fortunati andremo avanti. Giocare contro l’Atletico non è come giocare contro qualunque altra squadra, è una partita che va affrontata sapendo che possono esserci imprevisti che fanno parte della normalità. In campionato è diverso perché ci sono 38 partite e puoi sbagliarne una. Domani non c’è possibilità di replica, bisogna giocare una grande partita e essere un pizzico fortunati, non c’è altro. Comunque sia la Juve negli ultimi 4 anni ha giocato 2 finali di Champions. Non è che la Juve faccia male. Poi speriamo che questo sia l’anno buono, ma io me lo auguravo anche il primo anno. Ci facciamo un alone di discorsi, di robe. La Champions va giocata, senza pensarci tutti i giorni. Ci sono queste partite secche che sono di allenamento mentale per la gestione della partita e arrivare alle partite andata e ritorno”.
L’impiego di Cristiano Ronaldo: “Adesso vediamo. Cristiano sta facendo grandi cose a livello fisico oltre che di gol. A livello di quantità siamo come a Madrid, a livello di intensità fa di più qui. È anche vero che la stagione qui è più lunga e ci sta sia un momento di rifiatare, anche se questa è la settimana più lunga perché avremo tante partite ravvicinate”.
Il momento di Dybala: “Con Paulo ci ho parlato tre giorni fa. Lui azioni da gol ne ha sempre. L’azione del gol di Cancelo è la classica azione in cui lui fa gol o chiude l’azione. L’azione di rimorchio in cui inizia l’azione e la finisce, poi è stato bravo lì il portiere a fare quella parata. Ma ne ha avute tante occasioni, l’unica differenza è che avendone tre davanti due a turno si sacrifichino un po’ di più e su questo ci dà una grossa mano, come ce la dà in fase di costruzione, in cui gioca e si diverte di più. Ma come in tutte le cose c’è un processo a livello mentale. Lui mentalmente sentendo, leggendo, pensa che gioca in una posizione diversa e non fa gol. No, le occasioni le ha avute lo stesso. I gol li può fare lo stesso”.
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