Massimiliano Allegri e la Juventus si dicono addio. Il fulmine a ciel sereno (ma non troppo) è arrivato alle 13 di venerdì, ed è stato sancito da un comunicato del club: “Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020. L’allenatore e il Presidente, Andrea Agnelli, incontreranno insieme i media in occasione della conferenza stampa, che si terrà domani, sabato 18 maggio, alle ore 14 presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium”.
Dopo cinque anni, altrettanti scudetti e undici trofei in totale, il mister livornese saluta così la Vecchia Signora. Troppo profonde, a quanto pare, le differenze di vedute per quanto riguarda il mercato estivo del club bianconero. E non sono bastati due vertici per venirne a capo.
Negli scorsi giorni Allegri aveva ripetuto come un mantra la sua volontà di rinnovare radicalmente la rosa, e aveva incontrato la resistenza da parte di alcuni dirigenti bianconeri, in particolare Pavel Nedved. “Serve tecnica ed esperienza, senza togliere nulla a chi c’era. Io ho le mie idee da novembre. Bisogna pensare al futuro, non si gioca in dieci o in dodici, bisogna guardare a qualcosa di nuovo e di diverso per rinnovare gli stimoli. Abbiamo vinto tanto in Italia, e quando vinci è anche il momento di cambiare”.
Questa era stata la risposta del vicepresidente dei torinesi: “Non credo che ci si debba aspettare una rivoluzione: abbiamo una rosa di assoluto valore sia per l’Italia che per l’Europa. Allegri resta? Chi vivrà vedrà”.
Ora si apre la caccia al nuovo allenatore: si fanno i nomi di Pep Guardiola, Didier Deschamps e Mauricio Pochettino. Più lontano Antonio Conte, molto vicino all’Inter.
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