La protesta dei tifosi della Juventus per la penalizzazione dovuta al caso plusvalenze non ha avuto il successo che gli stessi fan bianconeri raccontano da giorni sui social. A svelarlo è Il Fatto Quotidiano, secondo cui il numero di disdette degli abbonamenti a Dazn sarebbero appena 6mila: assai meno rispetto alle 500mila di cui i fan della Juventus hanno parlato sui social network.
- I tifosi della Juventus e il boicottaggio di Dazn
- Dazn, il vero numero delle disdette dei tifosi Juventus
- Disdette tifosi, danno minimo per Dazn
I tifosi della Juventus e il boicottaggio di Dazn
Disdire gli abbonamenti e ridurre drasticamente le entrate delle emittenti che si occupano di calcio, facendo crollare il valore dei diritti tv per colpire così tutto il sistema che ha penalizzato – ingiustamente, a loro parere – la Juventus. Questo il piano che i tifosi bianconeri hanno fatto scattare già all’indomani della sentenza di penalizzazione di 15 punti in classifica emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC contro la Juventus per il caso plusvalenze.
Il boicottaggio, secondo il racconto degli stessi tifosi sui social e di alcuni giornalisti, avrebbe portato a 500mila disdette di abbonamenti a Dazn, il broadcaster via streaming del campionato di serie A. Un numero mai confermato dalla stessa Dazn e che il Fatto Quotidiano afferma essere completamente falso.
Dazn, il vero numero delle disdette dei tifosi Juventus
In un articolo a firma di Lorenzo Vendemiale, il Fatto Quotidiano parla delle 500mila disdette a Dazn come di una realtà inventata all’interno della “bolla social” dei tifosi della Juventus. In realtà, le disdette ricevute da Dazn dopo la penalizzazione della Juventus sarebbero appena 6mila: una cifra più di 80 volte inferiore rispetto a quella annunciata dal mondo bianconero online.
Disdette tifosi, danno minimo per Dazn
Nessuno tsunami, dunque, ha travolto – almeno per ora – il mondo del calcio. “Considerando il piano standard da 30 euro al mese, per i tre mesi di campionato che restano, parliamo di circa mezzo milione su un contratto da 840 milioni a stagione”, scrive Vendemiale, facendo due conti riguardo al reale danno subito da Dazn. Un danno minimo, almeno nell’immediato.
Ma anche a lungo termine una strategia del genere non pagherebbe per la Juventus: o meglio, rischierebbe di danneggiare anche il club bianconero, “visto che i ricavi dei diritti tv vengono redistribuiti ai club per importanza, quindi innanzitutto alla Juve, che oggi come domani farà comunque parte del sistema calcio italiano e quindi sarebbe la più colpita dal boicottaggio”.