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Juventus, Andrea Agnelli vuol riprendersi il club bianconero? Il retroscena sulle mosse dell'ex presidente

Tancredi Palmeri ipotizza manovra ad ampio raggio di Agnelli con l'appoggio degli arabi per rientrare in pista dopo la squalifica che scade a giugno

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E se l’avventura di Andrea Agnelli non fosse finita con le celebri dimissioni dell’anno scorso e la successiva squalifica da parte della Figc? La “bomba” la lancia il giornalista di Sportitalia Tancredi Palmeri che nel suo editoriale sul portale della tv ipotizza una manovra dell’ex presidente per tornare in sella. Se sarà o meno fantacalcio lo si vedrà ma che Agnelli intenda chiudere col calcio nessuno l’aveva mai creduto.

La squalifica di Agnelli scade a giugno

A gennaio ci sarà l’ulteriore ricorso di Andrea Agnelli per vedersi ridotta se non cancellata la squalifica che comunque termina a giugno ma l’ex presidente bianconero starebbe riarmando le truppe per riprendersi la Juventus.

L’ipotesi Superlega ancora in piedi

Il primo step è vicino: tra 5 giorni, il 21 dicembre, dovrebbe arrivare la sentenza della Corte Europea sulla liceità o meno della Superlega. Palmeri scrive che: “Andrea Agnelli, liberato dal ruolo con il club, trasferitosi saltuariamente ad Amsterdam, con la società di comunicazione A22 svolge una costante attività di lobbying su media e istituzioni per promuovere la causa della Superlega, ma rimanendo nell’ombra per evitare che la sua figura così gravemente allordata possa inficiare l’immagine che si vuole promuovere della Superlega”

“Il suo fedelissimo Richelieu, l’ex capo comunicazione Juventus, cioè Claudio Albanese, ma che sarebbe più corretto definire braccio destro di Agnelli, non più tardi di tre settimane fa annunciava il suo incarico di senior advisor di FGS Global, una società di comunicazione che cura la questione Superlega per la A2A di Agnelli. Ma quella della sentenza europea come detto è solo una tappa”.

Palmeri non nasconde le difficoltà sull’obiettivo di riprendersi la Juventus (“La Juve è un buco nero che negli ultimi 4 anni ha succhiato da Exor la cifra di circa 1 miliardo di € ma per Exor è anche una sorta di male necessario, non certamente vissuta con amore e pervicacia dall’ala controllante della famiglia. La Juventus deve rimanere della famiglia Agnelli”) ma rivela l’asso nella manica di Andrea Agnelli.

I soldi arabi dietro la scalata di Agnelli

“La rincorsa di Andrea Agnelli è lunga, parte da lontano, dai rapporti intessuti con l’Arabia Saudita in illo tempore e che sono rimasti intatti negli anni non si sono persi, l’obiettivo è la Juventus. Quando sarà il momento giusto e ci saranno le risorse necessarie che possono essere garantite solo da un fondo di provenienza saudita che si affiderebbe in maniera fiduciaria a un Andrea Agnelli capocordata, presidente finanziere in questo caso”.

“Del resto non dimentichiamoci che dietro i fondi americani che avrebbero finanziato la Superlega, c’era proprio l’Arabia Saudita stavolta proprio con il fondo sovrano: una Juventus di nuovo in mano ad Agnelli ma powered by Saudi money sarebbe sicuramente motivo di prestigio e utile volano per accrescere il livello di contiguità con il calcio che conta, E se dovesse arrivare anche una sentenza positiva sulla Superlega, i tempi sarebbero accelerati, con l’Arabia naturale candidata ad accogliere le squadre europee per lunghi soggiorni”.

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