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Juventus: chi è Fagioli, baby che somiglia un po' a Del Piero e un po' a Pirlo

Il centrocampista bianconero ieri a Lecce ha segnato un gol alla Pinturicchio ma prima aveva giocato pochissimo

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

“E’ un ragazzo di grande qualità. Ha fatto un percorso dove è stato ‘imbastardito nel ruolo’. Io credo debba giocare davanti alla difesa, ma deve imparare questo ruolo perché non l’ha mai fatto e ogni tanto va in giro. Ha avuto questo colpo, bravo Iling a dargliela lì. Ma tutti i ragazzi hanno fatto bene, supportati anche dagli esperti”.

Per Massimiliano Allegri il baby Fagioli, che con l’eurogol alla Del Piero a Lecce gli ha salvato un po’ la panchina, non è un numero 10 ma casomai un play alla Pirlo, peccato però che prima della gara di Via del Mare lo abbia utilizzato pochissimo in questa stagione. Chissà che ora non cambi il vento.

Juventus, Fagioli arrivò nel 2015 in bianconero

Fagioli alla Juve ci è arrivato da poco più che bambino :

“Ricordo un torneo con il Piacenza a Pontedellolio, feci due gol contro la Juve: penso da lì cominciarono a interessarsi a me. Poi un’amichevole, sempre con la Juventus, questa volta a Vinovo, sette-otto anni fa: giocavo nella Cremonese, finì 1-1 e feci gol. Poi Gigi Milani mi portò qua”.

Juventus, Fagioli da eterna promessa a baby-fenomeno

Classe 2001, Fagioli già nel 2018 era stato inserito in Inghilterra tra i 60 talenti migliori del mondo – uno dei tre italiani, insieme a Salcedo e Pellegri. Piacentino doc, le stimmate del predestinato a sentire tutti quelli che lo hanno allenato – dalle giovanili del Piacenza alla Cremonese fino ai baby della Juve dove ha fatto tutta la trafila. Era destino che dovesse allenarlo proprio quel Pirlo cui Fagioli un po’ somiglia ma era stato lo stesso Allegri a profetizzare una grande carriera per il centrocampista.

Nella tournée in Usa disse il tecnico bianconero in tempi non sospetti (nella sua prima avventura sulla panchina bianconera 4 anni fa): “Vederlo giocare a calcio quel ragazzo lì è un piacere, perché è un ragazzo del 2001 che conosce il calcio, conosce tempi di gioco, come ci si smarca, quando e come si passa la palla. È bello vederlo giocare, e non è che tutti gli anni si vedano dei ragazzi così”.

La prima convocazione in A è stata il 27 gennaio 2019, per una partita di campionato all’Olimpico contro la Lazio. Qualche giorno prima del suo diciottesimo compleanno. “Vengo da una famiglia di bianconeri, mio papà era della Juve, come mio nonno prima di lui” rivelò Fagioli a Il Foglio.

Juventus, il vero ruolo di Fagioli

Ma che ruolo è veramente Fagioli? Lui li ha coperti un po’ tutti in carriera. Pecchia nell’U23 della Juventus lo spostò dalla trequarti alla mediana, e lo aveva paragonato a Jorginho: “Io ho lavorato con Jorginho che è molto simile a Nicolò, guardate ora dov’è arrivato”. Fagioli dice di ispirarsi a Modric, ma di avere capelli più belli. Non è Del Piero certo, ma non è neanche solo un regista. Per ora è Nicolò Fagioli e alla Juve potrebbe star bene così.

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