Il capitano della Juventus Giorgio Chiellini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida europea contro i campioni in carica del Chelsea. La Juventus ha vinto sette partite di Coppa dei Campioni/Champions League contro i campioni in carica, solo il Real Madrid che ne ha vinte di più nella storia.
Queste le parole di Chiellini:
“Domani sarà una gara più facile di quelle fatte ultimamente, il mister sarà d’accordo con me. L’attenzione è massima, tutto è portato ai livelli massimi: giochiamo la prima in casa contro i Campioni d’Europa, sarà bella e stimolante. Tutto l’ambiente non vede l’ora, noi in primis, di vivere questa grande serata”.
Sull’importanza di non subire gol e sul confronto con Romelu Lukaku:
“In Champions non l’abbiamo preso… Spero sia di buon auspicio. Non dobbiamo concedere ripartenze al Chelsea che ha fisico e compattezza, è una squadra nel vero senso della parola e lo sta continuando a dimostrare. Ci vorranno pazienza e velocità senza andare in quelle che sono le loro migliori qualità […] E’ limitante parlare solo di noi, la fortuna sarebbe concedere pochi spazi a campo aperto a uno come lui, Havertz, Werner, ai centrocampisti e ai loro giocatori offensivi. Lì sono immarcabili per il 99% dei difensori al mondo, dovremo essere attenti a creare più situazioni possibili per fermare Lukaku in primis: l’hanno pagato tanto e ha rinforzato i campioni d’Europa non per caso”.
Dopo di che il Chiello si concentra anche sui singoli giocatori come Paulo Dybala e de Ligt:
“Che Paulo sia fondamentale per noi è inutile negarlo. Siamo una squadra che ha tutto per sopperire alla sua assenza. Abbiamo una rosa valida che si farà trovare pronta e sopperirà alla sua assenza. Uno dei migliori pregi del mister è non piangersi addosso, cercando nuove soluzioni e faremo anche nei prossimi problemi che avremo […] Viene da stagioni importanti, ha fatto un post lockdown devastante, in mezzo all’infortunio alla spalla e con tre settimane di Covid, è tornato. Ora dopo un errore la visuale si è compromessa, nella sua testa magari c’è stata qualche certezza in meno. A ventidue anni ha margini di miglioramento non vuol dire che non sia bravo. Ha strapotere che dovrà imparare a usare, ma parliamo di un giocatore di livello internazionale”.