Leonardo Bonucci in un’intervista a La Stampa ha parlato a ruota libera sul suo presente, passato e futuro. Il difensore della Juventus è tornato sulla sua pessima esperienza al Milan, con queste sorprendenti parole: “Mi ha migliorato: sono più riflessivo e ho corretto alcuni difetti. Ringrazio il Milan, ma la Juve è casa mia: so di essere al posto giusto. Sto bene, ho voglia di migliorarmi e ho 5-6 anni per vincere più trofei possibili”.
Il centrale bianconero è l’unico difensore a segno almeno una volta in tutti gli ultimi 7 campionati di serie A: “È un bel dato, ma questo è già il passato. Mi auguro di poter aiutare la squadra in tutti i modi a raggiungere gli obiettivi: stiamo diventando un grande gruppo e c’è bisogno di migliorarsi quotidianamente”.
Chi non sta convincendo è De Ligt: “Gli ho detto di stare sereno: ci siamo passati tutti in questi momenti, io anche l’anno scorso quando sono tornato… Lui è il difensore del futuro: deve entrare nei meccanismi e non è facile, perché fin da ragazzino è stato abituato a giocare uomo contro uomo”.
Su Sarri: “Non ci ho creduto finché non l’ho visto arrivare. Sapevamo che con lui cambiavamo modo di interpretare le partite: lo stiamo facendo, ma è ancora tutto da scrivere e vogliamo che l’annata diventi storica”.
Le differenze con Allegri: “Un grande cambiamento, per noi difensori innanzitutto: dalla marcatura a uomo ad una a zona in qualsiasi parte del campo. Serve tempo per assimilare, ma questo lavoro inizia a dare i suoi frutti. E i grandi campionati si costruiscono sulle difese, noi per errori di concentrazione finora abbiamo preso gol evitabilissimi. L’obiettivo è vincere, facendolo con il bel gioco. Se poi serve una partita sporca, si fa”.
“Sarrismo? Ognuno ha i propri modi di arrivare al massimo: Allegri l’ha fatto con 5 scudetti di fila e due finali di Champions, nulla si può dire. Ora c’è un altro modo di concepire il calcio e ci stiamo divertendo tanto con le idee di Sarri. Ci danno molto a livello di sicurezza e consapevolezza: ci auguriamo di vincere altrettanto”.
Bonucci ha raggiunto le presenze di Tardelli in bianconero: “È orgoglio ed emozione. L’anno al Milan mi ha pregiudicato posizioni in quella classifica, ma spero di scalarla ancora per anni. Nel 1996 avevo la maglia della Juve come regalo della cresima, immaginate che cosa vuol dire essere parte di questa gloriosa società…”.
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