L’ex Presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, in carica dal 2006 al 2009 in quello che, di fatto, è stato il più duro periodo dei bianconeri nella loro storia, risponde pesantemente alle parole di José Mourinho, che nel corso di Roma-Hellas Verona di sabato aveva mimato il gesto del telefono nei confronti dell’arbitro Pairetto urlando “ti manda la Juventus, ti ha mandato la Juventus”.
Parole che sono costate poi l’espulsione al portoghese e il rischio di una lunga squalifica. Cobolli Gigli non usa mezzi termini per definire le accuse dello Special One, andando a ripescare fatti risalenti addirittura a Calciopoli:
“La reputo un’immensa coglionata. Nel processo sportivo, i carteggi dell’Inter, squadra da lui allenata, non furono trovati. Successivamente, venuti alla luce, è stato riscontrato anche lì un illecito sportivo e che era andato in prescrizione. Mourinho guardi prima alle società in cui stava invece di sputare sangue sulle altre società. Può essere un meccanismo che funziona ma può rivelarsi anche una bomba che ti esplode in mano“.
Cobolli Gigli, per stemperare un po’ i toni al termine dell’intervento, dice la sua anche sulla lotta Scudetto:
“Questo è il momento in cui i risultati che vengono sono importanti e non si può più dire che si recupererà. Il calcio ci presenta sempre nelle novità e delle situazioni difficilmente prevedibili. Tutte le squadre, anche le grandi, hanno il loro momento di debolezza e bisogna approfittarne. Il Napoli, nonostante gli infortuni, è rimasto a livelli alti di classifica, adesso, potrebbe cercare di fare del suo meglio. De Laurentiis, quest’anno, può stare davvero tranquillo perché Spalletti ha trovato una platea in cui si trova bene“.