E dopo la frenata, la Juventus inchioda. Reduce dal pareggio in casa dell’Atalanta la squadra di Allegri impatta anche il derby contro il Torino, incappando nel secondo 1-1 consecutivo che allunga la striscia utile, ma segna un ulteriore rallentamento nella lotta per il 4° posto e pure per i residui sogni di inserirsi nella corsa allo scudetto.
Sono davvero poche le buone notizie per i bianconeri dalla notte dell’”Allianz Stadium” a tre giorni dall’andata degli ottavi di Champions League in casa del Villarreal.
Dalla prestazione, non esaltante sul piano tecnico, all’allarme infortuni. Allegri ha infatti perso nel pre-partita Rugani, fermatosi nel riscaldamento, e Luca Pellegrini nel primo tempo. Difesa da inventare quindi in Spagna, dove sarà assente Chiellini e la presenza di Bonucci è a rischio. A inizio ripresa poi ha chiesto il cambio Paulo Dybala per un risentimento muscolare che però non preoccupa.
In vantaggio dopo 14 minuti grazie a un colpo di testa di De Ligt, la Juventus si è accontentata troppo presto, pensando a gestire il risultato più che a cercare il gol del ko. Troppi palloni lunghi per un Dusan Vlahovic isolato e spento e neutralizzato da un insuperabile Gleison Bremer, così il Toro, che era partito bene prima dello svantaggio, ha ripreso coraggio in avvio di ripresa, spaventando Szczesny con l’ex Mandragora e poi trovando il gol del pari a metà tempo con una sforbiciata di capitan Belotti, al rientro da titolare dopo tre mesi e in gol su azione contro la Juve dopo quasi sei anni, su cross di Brekalo.
Il finale di gara vede la Juve in avanti con generosità, ma con scarsa lucidità e poche idee. Il Torino ferma a due la serie di sconfitte consecutive e porta a casa il terzo pareggio negli ultimi 11 derby, con otto sconfitte.