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Juventus-Genoa 0-0 pagelle: Chiesa e Vlahovic disastrosi, Spence un fulmine

Szczesny parata decisiva, resiste la difesa dei bianconeri con Gatti e Danilo tra i migliori. Spence del Genoa imprendibile, sotto tono Retegui

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

La Juve s’è persa. Anche contro il Genoa in casa i bianconeri non vanno al di là di uno 0-0 che allunga la striscia-no: una sola vittoria in otto gare, il secondo posto che è attaccato a un filo (rossonero), il Bologna quarto che dista solo cinque lunghezze ma soprattutto una povertà di idee e di gioco che preoccupa. E’ finita tra i fischi dei tifosi dello Stadium: dov’è finita quella squadra che sembrava poter lottare con l’Inter per lo scudetto? Gilardino ha indovinato tutte le mosse, imbrigliato il centrocampo, presidiate le fasce. Al resto ci ha pensato la Juve con Chiesa e Vlahovic abulici, soprattutto l’ex viola che sarà nuovamente sostituito anzitempo, e la squadra incapace di creare palle gol. Di Gatti le uniche occasioni del primo tempo ed è tutto dire. Nella rirpesa prova a dare vivacità Yildiz, che in questa Juve attuale non può fare la riserva, ma al di là di un palo scheggiato da Illing jr, uno di Kean nel finale, e di due errori sotto porta di testa di Vlahovic non va. Il croato rimedia anche un’espulsione nel finale per proteste. Il Genoa controlla, prova anche a far male in contropiede ma finisce zero a zero. Un risultato che spedisce il Grifone a 34 punti, ormai salvo, e la Juve nell’inferno delle critiche.

Juventus-Genoa, la chiave tattica della partita

Nessun cambiamento tattico per la Juventus di Allegri che schiera in campo il 3-5-2; sorpresa, invece, per il Genoa che non si mette a specchio con l’avversario, con il suo solito 3-5-2, ma preferisce il 3-4-2-1 con Retegui supportato da Gudmundsson e Oliveira; Messias a sinistra e Spence a destra sono i due laterali di centrocampo dei rossoblu.

La Juventus inizia con ritmi blandi senza spingere troppo sull’acceleratore ma resta guardinga, e in attesa degli avversari, per poi tentare le ripartenze. I bianconeri provano a crescere negli scambi, la verve arriva prevalentemente dalle fasce con Cambiaso a destra e da Kostic sulla sinistra, con le sovrapposizioni di Miretti al suo fianco. Il Genoa, invece, resta corto tra reparti e in fase di pressing alto porta i suoi tre uomini offensivi, tutti in linea, sui portatori di palla avversari.

Nel secondo tempo la Juventus non riesce ad essere offensiva e a penetrare nell’area di rigore avversaria, Allegri pensa al triplo cambio per dare una scossa al match con Yildiz, Iling-Junior e Rabiot al posto di Chiesa, Kostic e McKennie. Nel secondo tempo il Genoa rinuncia quasi totalmente a fare la partita e concede alla Juventus di crescere sul piano del gioco e della pericolosità offensiva ma regge l’urto e difende bene il punto.

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Juventus, cosa ha funzionato

Benino la difesa che blocca gli scatenati Gudmundsson e Retegui. Szczesny salva il risultato in avvio di gara, poi tutto liscio in fase difensiva.

Juventus, cosa non ha funzionato

Disastro della Juventus a centrocampo: Allegri ne cambia 4 su 5 e non ottiene nessun effetto sperato. Lenti in fase di costruzione di gioco, non inventano nulla di buono per cambiare il match e per fare assist agli attaccanti. Malissimo gli attaccanti che non cercano giocate personali, non dialogano con i centrocampisti negli scambi offensivi e sbagliano tutto.

Le pagelle della Juventus

  • Szczesny 6.5. Respinge al 6′ su un colpo di testa di Bani da distanza ravvicinata
  • Gatti 6. Bene negli anticipi su Gudmundosson e quando si propone come attaccante aggiunto. Nel secondo tempo prova ad alzarsi maggiormente e partecipa con più intensità alla manovra offensiva.
  • Bremer 6.5. Tiene a bada Retegui e nel secondo tempo lo annulla quasi totalmente.
  • Danilo 5.5. Ammonito al 39′ quando su ripartenza avversaria commette un fallo tattico per fermarne la corsa.
  • Cambiaso 6. Compitino e basta, nel secondo tempo prova ad entrare in area come terzo d’attacco. Il suo primo cross pericoloso nasce al 68′ per Vlahovic. Kean 6 (dall’82’). Palo al 90′ con tiro dal limite dell’area.
  • McKennie 5.5. Debole in fase di interdizione, assente in fase di costruzione. Rabiot 5.5 (dal 59′).
  • Locatelli 5. Un po’ fuori fase nel primo tempo, non brilla nella costruzione e nel vivo della manovra. Nei recuperi risulta lento e non incisivo.
  • Miretti 5.5. Prova ad affiancare Kostic nella manovra offensiva ma non penetra nell’area avversaria. Weah sv. (dal 78′)
  • Kostic 5.5. Non riesce a spingere quanto dovrebbe, non risulta una minaccia offensiva per il Genoa che con Spence ha la meglio su quel lato di corsia. Iling-Junior 6 (dal 59′). Finta e palo dal limite dell’area: la prima vera occasione della gara al 67′.
  • Vlahovic 4. Prova a girarsi palla al piede ma per farlo è a circa 40 metri dalla porta, unica zona di campo in cui non riceve pressing. Non gli arrivano palloni decenti dai compagni per gran parte della gara ma anche il suo atteggiamento risulta poco grintoso per fare la differenza. Sbaglia un colpo decisivo al 74′ dall’interno dell’area. Espulso nel finale per proteste.
  • Chiesa 5. Assente per 60 minuti, non può bastare un solo guizzo al limite dell’area per simulare il contatto da rigore. Yildiz 6 (dal 59′, dà vivacità alla manovra).

I top e flop del Genoa

  • Martinez 7. Parate decisive, ottimi rinvii. Salva il Genoa in più occasioni. Mantiene la porta imbattuta fino all’ultimo.
  • Spence 6.5. Contrasta e tiene a bada Kostic sul suo lato di corsia. Rapido nelle ripartenze, non male in fase offensiva. Abile nelle chiusure sugli avversari.
  • Vasquez 6. Perfetto nel primo tempo nelle chiusure difensive, nel secondo tempo concede qualcosina in più a Vlahovic.
  • Badelj 6. Resiste a centrocampo alla densità offensiva degli avversari. Lotta su ogni pallone e fa ripartire la squadra
  • Bani 6. Un colpo di testa in avvio di gara, che però trova la pronta respinta del portiere avversario, risulta tra le occasioni più pericolose del Genoa.
  • Gudmundsson 5.5. Non spicca in fase offensiva, si abbassa in fase di non possesso. Fuori dopo 70 minuti.
  • Retegui 5. Ha perso più sfide (10) durante la partita. Non è stato praticamente mai un pericolo per la difesa avversaria. Fuori dopo 79 minuti.

Juventus-Genoa: il tabellino del match

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso (82′ Kean), McKennie (58′ Rabiot), Locatelli, Miretti (77′ Weah), Kostic (58′ Iling-Jr.); Vlahovic, Chiesa (58′ Yildiz). All. Allegri. A disp. Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Alex Sandro, Rugani, Djalo, Nicolussi C., Nonge

GENOA (3-4-1-2): Martinez; De Winter, Bani (84′ Cittadini), Vasquez; Spence, Messias, Badelj (84′ Bohinen), Frendrup (69′ Strootman); Gudmundsson (69′ Malinovskyi); Retegui (78′ Ankeye), Vitinha. All. Gilardino. A disp. Leali, Sommariva, Thorsby, Vogliacco, Pittino, Haps.

Arbitro: Giua di Olbia

Note: Ammoniti: 38′ Danilo, 57′ Cambiaso , 64′ Vitinha. 92′ Vlahovic. Espulso: 92′ Vlahovic

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