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Juve: ecco cosa rischia davvero per la giustizia sportiva, secondo l'avvocato

Secondo l'avvocato Traini, il nostro esperto, il rischio che possa scaturire una nuova inchiesta da parte della giustizia sportiva è concreto dopo quanto emerso sulla Juventus: le sanzioni e i rischi

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Dopo la conclusione delle indagini preliminari della Procura della Repubblica ancora la Juventus al centro di vicende non strettamente calcistiche.

A seguito della clamorosa decisione degli organi di Giustizia sportiva, frutto principalmente di una errata impostazione della Procura federale della Figc, che avevano disposto il proscioglimento da ogni accusa la società Juventus e i suoi dirigenti, il tema delle plusvalenze è tornato in prima pagina con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato ad opera della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.

Inchiesta Juve: le conseguenze sul piano dell’immagine

Ovviamente questo elemento di novità non poteva non provocare, in una società quotata in borsa, le dimissioni dell’intero CDA della società.

Se è infatti vero che l’indagine di Torino è ancora nelle fasi preliminari e che quindi l’eventuale responsabilità dei vertici della Juventus è ancora tutta da dimostrare è altrettanto vero che il danno all’immagine, conseguente alla chiusura delle indagini e all’indicazione dei reati che si assumono commessi, è comunque grave.

Si pensi alle conseguenze, peraltro, che avrebbe avuto un’eventuale applicazione della misura degli arresti domiciliari, così come infruttuosamente i Pubblici ministeri procedenti avevano chiesto al Giudice per le indagini preliminari, nei confronti del Presidente Andrea Agnelli.

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Dimissioni in blocco del CdA: indagati e Juventus

In un quadro del genere, quantunque allo stato ancora nebuloso e non acclarato neppure da una sentenza di primo grado, le dimissioni dell’intero CDA e del Presidente appaiono atti doverosi, responsabili e ciò nella condivisibile prospettiva di scindere il destino dei singoli soggetti coinvolti da quello della società.

Fonte: ANSA

Che cosa dice il comunicato di Andrea Agnelli

Il comunicato di Andrea Agnelli cha ha accompagnato le sue dimissioni ci dice comunque anche altro. Ciò che infatti emerge dalla lettura delle sue dichiarazioni è una sostanziale presa atto del venir meno della fiducia e della compattezza della squadra, intesa come compagine societaria.

In quest’ottica assumono rilievo particolare le dichiarazioni di Daniela Marilungo, consigliere indipendente della società, rese all’atto delle sue dimissioni e che rappresentano una sorta di accusa nei confronti del CDA e che ne precedono le dimissioni

Le conseguenze giudiziarie e disciplinari per la Juve e i suoi dirigenti

Si può a questo punto distinguere i due piani. In sede penale è prossima la richiesta di rinvio a Giudizio che si fonda sugli elementi raccolti nella fase delle indagini dalla Procura, la società Juventus potrà essere chiamata a rispondere ai sensi della legge 231/01 ossia per responsabilità amministrativa dell’ente derivante da reati commessi da soggetti intranei mentre, quanto ai soggetti coinvolti, saranno citati a Giudizio per i reati già indicati nell’atto di conclusione delle indagini preliminari.

Nuova inchiesta della giustizia sportiva sulla Juve

In sede sportiva invece è possibile che la vicenda disciplinare si riapra sulla base dei nuovi elementi acquisisti che possono essere ritenuti fonte di una responsabilità diversa rispetto a quella già valutata dagli organi di giustizia sportiva come insussistente.

L’esito di un nuovo eventuale procedimento disciplinare sportivo non potrà che essere diverso rispetto a quello che ha condotto gli organi di giustizia sportiva, sia in primo grado che in appello, al proscioglimento di ben 58 posizioni processuali e che vedeva come principali soggetti coinvolti la Juventus ed i suoi dirigenti.

Le intercettazioni telefoniche depositate e trasmesse alla Procura Federale Figc, ex art. 116 del codice di procedura penale, costituiscono infatti fonti di prova certe e attendibili, di per sé sole in grado di sorreggere l’accusa in sede sportiva.

Le sanzioni della giustizia sportiva: che cosa rischia la Juve

In ogni caso, i rischi per la Juventus in sede disciplinare sono ridotti poiché, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe essere sanzionata con un paio di punti di penalizzazione in classifica ma non certo con la sanzione della retrocessione.

Infatti, la sanzione massima può essere inflitta in queste vicende solo nell’ipotesi in cui i fatti commessi abbiano consentito un’iscrizione al campionato che altrimenti, senza di essi, sarebbe stata rifiutata, e non ricorre in questo caso tale ipotesi.

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