Neppure la seconda vittoria consecutiva ha riportato il sereno in casa Juventus. E le modalità del match contro il Genoa, dominato all’inizio prima del solito rilassamento che stava per costare la rimonta, non c’entano.
Nel post-gara del 3-1 sui rossoblù, infatti, le attenzioni dei media si sono indirizzate verso la rabbia di Cristiano Ronaldo, scontento per non avere trovato il gol nella partita vinta dalla squadra di Andrea Pirlo.
Uscito dal campo senza nascondere il proprio malcontento, CR7 è stato protagonista di un gesto che ha fatto discutere al termine del match, lasciando sul terreno di gioco la maglia che gli era stata chiesta da un raccattapalle.
Per il portoghese si tratta di un altro gesto di stizza dopo quello, che fece il giro del mondo, al termine di Serbia-Portogallo, quando aveva gettato a terra la fascia di capitano in segno di protesta per la mancata convalida del gol del 3-2 al 90’, quando l’arbitro e gli assistenti non avevano ravvisato come la palla che avesse varcato completamente la linea di porta.
Questa volta, però, è tutto diverso, perché la squadra di Cristiano ha vinto e perché, a differenza del rapporto d’amore con il Portogallo, quello con la Juventus vede un contratto a scadenza nel 2022 sul rispetto del quale non ci sono ancora certezze.
Di sicuro i tifosi non hanno gradito né che Ronaldo abbia rovinato la festa per l’importante vittoria sul Genoa, né che abbia fatto la faccia scura “solo” per non essere riuscito a segnare. Secondo chi ha udito la richiesta del raccattapalle, Ronaldo avrebbe accolto la richiesta del giovane con nervosismo, sebbene le immagini abbiano poi mostrato che il prezioso “cimelio” sia stato lanciato da Cristiano al ragazzo e che la maglia sia caduta per terra casualmente.
Il tutto al termine di un pomeriggio che l’ha visto molto nervoso, prima in campo, con Chiesa per un paio di passaggi non recapitati e con Szczesny per aver buttato il pallone in fallo laterale con un giocatore del Genoa a terra e poi negli spogliatoi, dove s’è sfogato prendendo a pugni i muri per poi andare via dopo la doccia
Il post su Instagram “Avanti così!”, accompagnato dal solito hashtag #finoallafine, non è bastato per nascondere il malumore, così come le parole di Pirlo alla fine della partita: “Era arrabbiato perché non è riuscito a fare gol, è normale che uno come lui voglia sempre migliorare. Non credo che verrà multato, può succedere di avere momenti di nervosismo”.
La tensione resta, ma la stagione della Juventus, tra il posto in Champions da conquistare e la finale di Coppa Italia da disputare, non è ancora finita.