La sentenza del Giudice Sportivo di Serie A su Juventus-Napoli non ha colto impreparati il patron degli azzurri Aurelio De Laurentiis e il legale del club Mattia Grassani. La società partenopea ricorrerà contro la sconfitta per 3-0 a tavolino e il -1 in classifica e continuerà a sostenere che la partenza per Torino era impossibile dopo le indicazioni di due Asl e della Regione Campania.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il Napoli ha già pronto il ricorso alla Corte d’Appello federale: il club campano ha cinque giorni per presentare appello e la sentenza potrebbe arrivare entro un mese. E in caso di verdetto sfavorevole De Laurentiis è pronto ad andare oltre, fino al collegio di garanzia del Coni e se necessario anche al Tar.
In una intervista a il Mattino, l’avvocato Angelo Cascella spiega che non sono escluse sorprese e un ribaltamento della sentenza proprio al Tar: “Il diritto alla salute prevale su tutto, il bivio è questo: prevale la normativa nazionale su quella sportiva no? Sono certo che l’avvocato Grassani avrà già le idee chiare, il club ha margini e diritto per esprimere le proprie idee. Non credo invece si possa arrivare al Tas di Losanna, che dirime questioni internazionali mentre queste mi sembrano legate esclusivamente al diritto interno”.
Intanto sul 3-0 a tavolino è intervenuto anche l’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo: “Come Lega non potevamo rimandare la gara, la nostra mission è finire il campionato. Se non accadesse, il calcio fallirebbe. Nella sentenza non c’entriamo nulla, dobbiamo restare soggetti terzi, ma le carte non consentivano di spostare la partita. Il protocollo funziona, dobbiamo proseguire continuando a rispettarlo, ma è chiaro che a Napoli come emerge dagli atti c’è stato un corto circuito“, le sue parole a Radio Kiss Kiss Napoli.