Il futuro della Juventus è adesso. Ma per renderlo roseo o quantomeno di alto profilo servirà chiudere al meglio la stagione, leggi con la qualificazione alla prossima Champions League.
L’incontro che il presidente di Exor John Elkann ha avuto con Andrea Agnelli nella serata di giovedì ha fatto rumore, come inevitabile.
A cinque giornate dalla fine i bianconeri rischiano di restare fuori dall’Europa che conta, con tutto ciò che questo potrebbe comportare a livello economico considerando la situazione già delicata dei conti bianconeri.
Salvo sorprese non si ripeterà quanto accaduto nel 2009, quando, con una situazione di classifica simile, Claudio Ranieri fu esonerato sul finire del campionato per fare posto a Ciro Ferrara, che centrò la qualificazione alla Champions venendo confermato per la stagione successiva, poi assai deludente e segnata dall’esonero in corso dello stesso Ferrara.
Andrea Pirlo dovrebbe concludere la stagione, ma le percentuali di una sua permanenza sulla panchina della Juventus sono ormai prossime allo zero. Il ritorno di Massimiliano Allegri è quasi certo: il tecnico livornese sarebbe stato avvistato in città anche nella giornata di giovedì e per lui Elkann avrebbe pronto un ruolo di allenatore-manager, con voce in capitolo in tema di mercato.
Su questo argomento, però, Elkann sarebbe stato chiaro con Agnelli arrivando anche a prefigurare un nuovo aumento di capitale, necessario per mantenere intatte le ambizioni del club, ma a fronte dell’impossibilità di aumentare i ricavi Allegri avrà il compito di guidare una squadra che punterà sui giovani di qualità e sul contenimento dei costi.
In questa ottica sembra possibile la partenza di Cristiano Ronaldo, ancora sotto contratto per una stagione, e tutt’altro che certo sarebbe anche il rinnovo di Paulo Dybala, sebbene lo stesso Allegri vorrebbe la garanzia della permanenza dell’argentino, che andrà a scadenza nel giugno 2022.
La rivoluzione è quindi pronta a scattare e a deciderla sarebbe stata direttamente la proprietà. Quanto al management, ogni decisione è rinviata al termine della stagione, quando sarà possibile tracciare il bilancio definitivo dell’annata e quando scadranno i contatti del ds Fabio Paratici e del vice presidente Pavel Nedved e quando sarà deciso anche il futuro dello stesso Agnelli, che potrebbe essere sostituito alla presidenza da Alessandro Nasi, attuale numero due di Exor.
Paratici e Nedved, non è un mistero, furono tra i principali fautori dell’esonero di Allegri nella primavera 2019 e rischiano di pagare caro le ultime due annate deludenti. Prende corpo l’ipotesi dell’arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli, attuale direttore sportivo del Napoli, al quale sarebbe affidata la gestione del mercato insieme ad un Allegri con poteri sempre più ampi.