Intorno all’ambiente Juventus è l’argomento del momento. I magri risultati ottenuti durante il mese di aprile hanno riaperto (semmai fosse stato chiuso in precedenza) la tematica legata all’allenatore della prossima stagione. Sarà ancora Massimiliano Allegri? Oppure si sta procedendo verso un cambio della guardia in grado di dare una ventata di aria nuova in squadra e nella piazza?
- Juve, 4 ko ad aprile e radiomercato torna a mettere in discussione Allegri
- Juve, Tudor è il nome nuovo
- Juve e Tudor: potenziale timoniere di successo
- Juve: Allegri e il "debito di riconoscenza" da parte della dirigenza
Juve, 4 ko ad aprile e radiomercato torna a mettere in discussione Allegri
Attualmente, nonostante non si respiri aria di separazione tra il tecnico livornese e la squadra bianconera, dopo le ben quattro confitte sulle otto gare fin qui disputate nel quarto mese di questo 2023, radiomercato ha ricominciato inevitabilmente a gracchiare e questa volta, come del resto riportato da Tuttosport, il nome salito ultimamente in auge per l’eventuale sostituzione di “Max” sarebbe quello di Igor Tudor, vecchio cuore bianconero da giocatore e già secondo allenatore della Juve nel corso della stagione 2020-2021, dietro ad Andrea Pirlo.
Juve, Tudor è il nome nuovo
Dopo aver fatto bene con l’Hellas Verona, Tudor – dopo le difficoltà e le critiche di inizio stagione – ha fatto particolarmente bene alla prima sua esperienza nella Ligue 1 francese alla guida dell’Olympique Marsiglia. Piazza caldissima e che, attualmente, si gode il secondo posto a quota 67 punti, a -8 dal PSG capolista (a sei giornate dal termine delle ostilità, e a +1 dal Lens terzo, appena scavalcato.
Juve e Tudor: potenziale timoniere di successo
Tudor conosce molto bene l’ambiente juventino, le esigenze dei suoi tifosi, avrebbe un ingaggio abbordabile e non avrebbe bisogno di processi di ambientamento né alla piazza bianconera, né alla Serie A, in cui ha già allenato sulle panchine di Udinese ed Hellas Verona. Tudor sarebbe l’alternativa ideale al ventaglio di grandi nomi Antonio Conte e Zinédine Zidane, dai costi difficilmente sostenibili, alla stessa stregua di Roberto De Zerbi, attualmente in Premier League alla guida del Brighton and Hove Albion.
Juve: Allegri e il “debito di riconoscenza” da parte della dirigenza
Allegri avrebbe tuttavia ancora la precedenza in casa Juve: ha saputo tenere la barra dritta e il timone solido durante la tempesta dei casi giudiziari e relativa penalizzazione in classifica (al momento tolta), si è sempre dimostrato particolarmente aziendalista e, per tutti questi motivi, da parte della dirigenza bianconera esiste un debito di riconoscenza.