La Juventus s’è fermata. Se è vero che la difesa resta inespugnabile, l’attacco non segna più. Neppure con i nuovi acquisti. Il secondo 0-0 di fila fa scattare il campanello d’allarme: arrivano le prime critiche a Thiago Motta e il nome di Allegri torna a circolare sulla sponda bianconera del Po.
- Juventus, flop a Empoli: 180 minuti senza mai segnare
- E ora nella Torino bianconera torna a circola il nome di Allegri
- Tra passato e presente: cosa pensano i tifosi della Juventus
Juventus, flop a Empoli: 180 minuti senza mai segnare
Ai due 3-0 contro Como e Verona hanno fatto seguito i pareggi a reti bianche contro Roma ed Empoli. Al Castellani la Juventus ha giocato male, nonostante Thiago Motta si fosse finalmente affidato ai nuovi acquisti Douglas Luiz, Koopmeiners e Nico Gonzalez. Non solo: in pieno recupero ha anche rischiato di capitolare, con Gatti che ha miracolosamente murato la conclusione a botta sicura di Gyasi. Un passo indietro che arriva in un momento cruciale: l’esordio in Champions League contro il Psv Eindhoven. Quale Juve andrà in scena in Europa? Quella scatenata delle prime due giornate di campionato o quella che negli ultimi 180 minuti non ha mai segnato?
E ora nella Torino bianconera torna a circola il nome di Allegri
Eh, già. Perché quando le cose iniziano a non andare per il verso giusto, nel mondo del calcio scattano subito confronti e paragoni col passato. Con l’ingaggio di Thiago Motta la Juventus ha voluto recidere col recente passato, per dare il via a una rivoluzione nel segno della bellezza, del gioco, dello spettacolo. Ma la Signora che si è vista a Empoli ha ricordato tremendamente quella di Max Allegri. Con una differenza: il corto muso. La scorsa stagione la filosofia del livornese ha portato (tra le polemiche) la qualificazione in Champions League e la Coppa Italia e c’è già chi inizia a rimpiangerlo.
Tra passato e presente: cosa pensano i tifosi della Juventus
I tifosi bianconeri si sono scatenati sui social. Su Facebook Vincenzo ha già nostalgia di Allegri: “Con tutta sincerità: il possesso palla non ha mai fatto vincere, un saggio fece l’esempio del corto muso. Quella persona che ci ha fatto vincere tante partite e trofei, ma stranamente dallo juventino medio viene criticato. Non sto facendo alcun paragone, sto solo dicendo che uno come Allegri ha fatto veramente miracoli e meriterebbe tanta riconoscenza. Il saggio rimane a vita Max”. Raffaele, invece, non fa drammi: “Squadra completamente nuova e giocatori che ancora si devono inserire: servono tempo e pazienza”. “Trasformazione in Allegri quasi completa” ironizza Marco. “Dite quello che vi pare. Almeno Max le vinceva” chiosa Federico.