È iniziata l’era di Thiago Motta alla Juventus. Manca ancora l’ufficialità da parte della società, ma, stando a quanto riportato dall’esperto di calciomercato Fabrizio Romano, l’ex tecnico del Bologna ed ex giocatore dell’Inter del triplete avrebbe firmato il contratto a Cascais – luogo dove lo ha raggiunto Cristiano Giuntoli con cui ha già parlato di mercato – che lo legherà ai bianconeri fino al 2027.
- I dettagli del contratto
- Dal corto muso al bel gioco, una scelta che ricorda quella di Sarri
- Il vertice di mercato
I dettagli del contratto
A Cascais in Portogallo si è tenuto l’incontro tra Cristiano Giuntoli, Thiago Motta e il suo agente, durante il quale l’ormai ex allenatore del Bologna ha firmato il contratto con la Juventus, che prevede una durata fino al 2027 e uno stipendio da 3,5 milioni di euro all’anno più bonus in caso di raggiungimento di determinati obiettivi.
Dal corto muso al bel gioco, una scelta che ricorda quella di Sarri
La scelta di Thiago Motta come allenatore rappresenta un cambio di direzione netto in confronto all’ex allenatore Massimiliano Allegri, che settimana scorsa ha trovato un accordo con la Juventus per la risoluzione del contratto, da sempre risultatista – da qui quella passione per gli 1-0 che hanno reso celebre il “corto muso” – e meno interessato al bel gioco, filosofia opposta a quella di Motta, che nella stagione appena conclusa con il Bologna ha dimostrato come anche il gap con squadre più attrezzate possa essere colmato proprio grazie al bel gioco.
Non è la prima volta che la Juventus fa una scelta del genere. Anche in occasione della prima separazione con Allegri, avvenuta nel 2019, il club bianconero aveva scelto un cambio radicale puntando su Maurizio Sarri, da tutti osannato per il gioco messo in mostra a Napoli, ma che a Torino resterà solamente una stagione nonostante lo scudetto (l’ultimo della Juventus) conquistato.
Il vertice di mercato
In occasione del vertice con Giuntoli a Cascais, Motta ha parlato anche di mercato, a partire dalla porta, dove Thiago vuole Michele Di Gregorio – altro ex Inter come lui – per sostituire Wojciech Szczęsny – che appare sempre più vicino all’Arabia. In difesa invece l’ex allenatore del Bologna vorrebbe il suo pupillo e autentica rivelazione della Serie A appena terminata Riccardo Calafiori, mentre a centrocampo si dovrà risolvere la grana Adrien Rabiot – finito nel mirino del Milan – e si punta a Douglas Luiz dell’Aston Villa, dove potrebbero invece finire Iling Jr. e McKennie.