Dovevano essere un paio di settimane di relax, una sorta di fuga dalla realtà. Ma per la Juventus si sono trasformate in un vero e proprio terremoto che ha travolto Thiago Motta. Altro che Genoa prossimo e forse ultimo banco di prova: il tecnico italo-brasiliano sta per essere sollevato dall’incarico. Al suo posto è in pole un bianconero doc come Igor Tudor che da buon Caronte dovrà traghettare il club fino al termine della stagione. Sky annuncia che il croato potrebbe essere a Torino già in serata.
- Thiago sfiduciato e cambio immediato
- Tudor traghettatore senza Mondiale per Club
- Uno juventino tra gli juventini
- La carriera di Tudor in panchina
- Tra tattica e mentalità: cosa porta Tudor
Thiago sfiduciato e cambio immediato
Potrebbe essere oggi il giorno giusto, possibile che nel pomeriggio arrivi il comunicato ufficiale. Ciò che è certo, e non è poco, e che la Juventus ha deciso di cambiare allenatore. Igor Tudor sarebbe il quarto tecnico dell’era Giuntoli dopo Max Allegri, Paolo Montero e Thiago Motta. Questo per far comprendere come l’impatto dell’ex dirigente del Napoli sia stato complicato con l’universo bianconero. Al croato verrà chiesto il quarto posto: fondamentale per questioni sportive ma anche se non soprattutto economiche.
Tudor traghettatore senza Mondiale per Club
Evidentemente, quindi, le dichiarazioni post tracollo con la Fiorentina erano solamente di facciata. O forse nel club si sono scontrate più anime tra le quali ha prevalso quella dell’esonero e conseguente avvento di un traghettatore. Perché questo sarà il ruolo di Igor Tudor, al quale verrà concesso un contratto di soli 4 mesi. Non ci sarà, verosimilmente, neppure l’opportunità del Mondiale per Club riservato invece all’allenatore del futuro (ancora da individuare).
Uno juventino tra gli juventini
Ma allora cosa ha spinto Tudor ad accettare condizioni così minime? Qui si entra dentro il personaggio, che nel mondo Juve ha davvero bisogno di pochissime presentazioni. Il croato è un idolo per la tifoseria: 7 anni da calciatore travagliati da infortuni ma conditi anche da gol importanti (su tutti quello al Deportivo La Coruna) e uno passato da vice di Andrea Pirlo poco considerato.
Proprio quest’ultimo ruolo aiuta a comprendere come l’ex difensore croato abbia il bianconero nel sangue: per raggiungere Torino pagò di tasca propria una penale all’Hajduk Spalato accettando di fatto un downgrade professionale.
La carriera di Tudor in panchina
Proprio in patria, Igor Tudor ha cominciato la sua carriera da allenatore prima di girare tra Grecia e Turchia. L’Udinese è stato il club che l’ha portato in Italia, il Verona quello della sua consacrazione con il subentro a Di Francesco e una stagione straordinaria per gli scaligeri conclusa al nono posto. Quindi il Marsiglia e la Lazio, due esperienze agrodolci che ne hanno messo in risalto anche il carattere fumantino e poco propenso al compromesso.
Tra tattica e mentalità: cosa porta Tudor
Chissà che la durezza di un uomo come il 46enne di Spalato non possa essere proprio la chiave per ritrovare un po’ di orgoglio all’interno di un gruppo completamente smarrito. Si chiama DNA Juve: questo verrà chiesto al nuovo condottiero. Dal punto di vista tattico sarà rivoluzione: dal 4-2-3-1 di Motta si passerà al 3-4-2-1 che è un marchio di fabbrica quasi inderogabile per Tudor. Qui chi rischia di pagare dazio sono gli esterni d’attacco.
In difesa, invece, con Gatti e Kalulu dovrebbe toccare a Veiga più che a Kelly il ruolo di braccetto sinistra. Weah rimarrà sostanzialmente terzino a destra ma a tutta fascia con Cambiaso che occuperà il posto sulla corsia opposta. Difficile il recupero di Douglas Luiz, con Locatelli e Thuram che dovrebbero mantenere la titolarità nella mediana a due. Koopmeiners trequartista sul centro-destra accanto a Yildiz, elemento di qualità quasi irrinunciabile.
In attacco? Resterà il ballottaggio tra Vlahovic e Kolo Muani ma il serbo potrebbe avere qualche chance in più rispetto al recente passato. Tempi più duri, forse, per Nico Gonzalez e Francisco Conceicao. Saranno naturalmente presi in considerazione ma forse più come potenziali cambi che dal primo minuto. A meno che Tudor non decida di concedersi una deroga e optare per un 3-4-3 che al contrario li valorizzerebbe.