E se la Juventus avesse già trovato l’allenatore del futuro? In tre partite Tudor ha rilanciato la Signora, e non era affatto scontato dopo il crollo che si era registrato nelle ultime partite della gestione Motta. In caso di conferma del tecnico croato, che ha già riportato i bianconeri in zona Champions, Giuntoli sarebbe costretto a una nuova rivoluzione sul mercato per modellare la rosa sul 3-4-2-1.
- Juventus, così Tudor sta convincento tutti
- Come cambia il mercato con Tudor: chi rischia
- Difesa, centrocampo, attacco: ecco dove serve intervenire
Juventus, così Tudor sta convincento tutti
Tudor ha sei giornate di campionato e il Mondiale per club a disposizione per convincere la società a proseguire insieme. Se è vero che il contratto di quattro mesi sottoscritto col club si rinnova in automatico in caso di qualificazione in Champions League, è altrettanto vero che la Juventus dispone di una exit strategy che le consente di liberarsi dal vincolo col tecnico attraverso il pagamento di una penale.
Ma si tratta di uno scenario che sarà analizzato più avanti. Anche perché l’ex Verona e Marsiglia sta mettendo tutti d’accordo. E non solo per i sette punti conquistati nelle sue prime tre uscite. Tudor ha infatti avuto il merito di rilanciare Koopmeiners e Vlahovic: il primo era stato etichettato come fiasco colossale di mercato, mentre la punta serba era sparita dai radar con Motta.
Come cambia il mercato con Tudor: chi rischia
In caso di conferma di Tudor, Giuntoli dovrebbe operare sul mercato con l’obiettivo di adeguare l’organico al 3-4-2-1 del croato. Insomma, una rivoluzione di non poco conto visto che la scorsa estate gli sforzi del dirigente viaggiavano nella direzione opposta, ossia il passaggio dalla difesa a 3 di Allegri alla linea a 4 di Motta.
Col sistema di gioco di Tudor, due elementi non rientrerebbero più nei piani del club per ragioni di natura tattica: Conceicao e Mbangula. Il riscatto dal Porto del figlio d’arte pertanto si allontana, mentre per l’esterno promosso dalla Next Gen da Motta si profila un’annata in prestito. Sono calate in maniera drastica anche le percentuali di permanenza di Kolo Muani, che, dopo un avvio sfavillante, non segna da oltre due mesi. Per l’esattezza, da 1o partite. Il francese è destinato a far ritorno al Psg.
Difesa, centrocampo, attacco: ecco dove serve intervenire
Per reggere il doppio impegno campionato-Europa bisognerà aumentare il numero dei centrali difensivi: per la difesa a tre ne servono sei. Rientreranno sì Bremer e Cabal, ma difficilmente sarà trattenuto Veiga, in prestito dal Chelsea. La nuova inchiesta della Procura di Milano sul caso delle scommesse clandestine potrebbe spingere la Juventus a cambiare obiettivo di mercato a centrocampo. Non è un mistero che in cima alla lista di Giuntoli campeggi il nome di Tonali: si tenterà comunque l’assalto?
Tudor ha speso parole al miele per Douglas Luiz e chissà che il brasiliano non abbia la possibilità di dimostrare il suo valore, anziché finire in lista di sbarco. Cambiaso, invece, potrebbe essere sacrificato per far cassa. Via anche Vlahovic, in virtù del mancato rinnovo del contratto in scadenza nel 2026. Senza Dusan né Kolo, l’attacco resterebbe sguarnito. Il sogno è Osimhen, ma la clausola rescissoria da 75 milioni non è valida per la Juve. E De Laurentiis, già scottato dalla beffa Higuain, non intende commettere l’errore di rinforzare di nuovo i rivali.