Keylor Navas ormai non fa più notizia in campo: il portiere del Psg ha lasciato da tempo il suo posto da titolare a Donnarumma ed è ormai a fine carriera. Al contrario, nella vita quotidiana, il suo nome è finito al centro di tutti i media. Il motivo? Un’accusa di “schiavitù moderna” da parte della sua guardia armata.
Keylor Navas denunciato: il motivo
Secondo BFMTV, un cittadino avrebbe denunciato l’ex Real Madrid alla procura di Versailles dopo aver lavorato per quasi due anni senza contratto come suo assistente personale. Il soggetto sarebbe stato tenuto in un seminterrato, costretto anche ad essere armato. Nella denuncia emergono dettagli sorprendenti come le a 90 ore settimanali per una paga di 3.200 euro al mese (poco più di 3 milioni di pesos cileni). Tutto a nero e senza nessuna certificazione.
Un video inchioda Keylor Navas
Nelle ultime ore i media hanno trasmesso un video in cui il lavoratore chiede a Keylor Navas di regolarizzare il suo rapporto di lavoro, richiesta ovviamente respinta dal portiere: “Qui non lavoriamo con le leggi francesi. Ti pago in contanti, secondo le mie regole”. Il soggetto che ha denunciato l’accaduto ha poi precisato che il costaricano gli avrebbe promesso di ufficializzare la sua posizione da dipendente. L’operaio ha poi ribadito che la sua assunzione sarebbe stata garantita anche grazie alla sua possibilità di portare le armi: “Ha usato il fucile che ho portato nella sua casa. A volte sparava in quel modo nella sua proprietà, solo per compiacere se stesso o per mostrarlo ai suoi amici” – ha spiegato.
L’accusa di schiavitù moderna
Me Yassine Yakouti, avvocato difensore dell’operaio, ha dichiarato: “Siamo alla frontiera del diritto penale con fatti che, da parte mia, possono essere considerati al limite della schiavitù moderna. Non hai il diritto di liberarti da tutte le regole, anche se sei una stella del calcio“.