Domani ci srà l'ennesimo atto dell'eterno confronto tra Liverpool e Real Madrid, formazioni che hanno caratterizzato la storia della Champions League, non a caso le più vincenti assieme al Milan.
Dopo aver perso contro la 'Casa Blanca' nel 2018 3-1 e qualche mese fa 1-0, Jurgen Klopp cerca di caricare la truppa in maglia rossa, protagonista di una stagione in chiaroscuro: "Dimentichiamoci della finale di Parigi, sarà un'altra sfida. Sia noi che loro siamo cambiati e il momento è differente, quindi proveremo a eliminarli. Il Liverpool sta meglio di qualche settimana fa, arriviamo da un paio di buone partite e c'è stato qualche rientro; la vita è questione di tempismo, ora siamo in forma e abbiamo il dovere di esprimere continuità per provarlo. Il Real Madrid è la squadra più esperta di questa manifestazione, ma anche noi lo siamo: vedremo chi userà al meglio questo bagaglio di esperienza domani. Chi se ne importa se sarà dura al Bernabeu, è la Champions League e questa una delle partite più importanti al mondo".
Trai volti nuovi dei Reds ci sono Gapko e Nunez: "Gapko è giovane, ma calmo. Le sue doti solo la tecnica, la velocità e la bravura negli spazi stretti: conosce meglio i meccanismi offensivi e sarà sempre più protagonista, uno dei suoi sogni era giocare in Europa con questa maglia. Darwin ha un problema alla spalla, ma dovrebbe giocare".
Il guru tedesco adora Carlo Ancelotti: "Lo apprezzo come allenatore e come persona, è molto umile nonostante i successi che continua a firmare; tranne quando vince, tranne quando batte il Liverpool. Non vedo l'ora di incontrarlo, l'ultima volta gli ho portato un regalo, magari domani ne farà lui uno a me. Il Liverpool deve fare due partite perfette, il Real Madrid invece ha sempre una chance, anche quando non gioca benissimo: per questo il Real Madrid è speciale".