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Kyrgios ammette l'aggressione all'ex fidanzata, la sentenza fa discutere: "Atto stupido"

Decisione sorprendente quella del tribunale di Canberra in merito alla denuncia sporta dall'ex compagna del campione australiano Nick Kyrgios, che si è presentato in stampelle

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

L’epilogo giudiziario per il campione australiano Nick Kyrgios è stato inevitabile, anche se quanto deciso ha già provocato delle reazioni ai limiti della contraddizione: il finalista di Wimbledon, oggi 3 febbraio 2023, si è presentato davanti al giudice e in tribunale ha ammesso di aver aggredito la sua ex fidanzata, ma il tennista è riuscito comunque a evitare la condanna. E per una ragione che certamente susciterà reazioni non proprio concilianti, stando alle prime informazioni ribattute.

Le accuse a carico di Kyrgios

Nel luglio scorso, proprio mentre Kyrgios si apprestava a giocare ai livelli più alti della stagione, si è visto recapitare la notifica della denuncia sporta dalla sua ex compagna Chiara Passari, che aveva sporto querela al tribunale di Canberra per aggressione. Il tennista australiano, alla prima udienza, ha deciso di non presentarsi nell’agosto scorso e così anche alla seconda, in calendario nell’ottobre scorso quando i suoi legali hanno chiesto l’assoluzione, a causa dei problemi di salute mentale del tennista.

Al tribunale di Canberra, Kyrgios stavolta si è presentato, e nella sua deposizione ha ammesso di aver aggredito la sua ex fidanzata. La dichiarazione di colpevolezza è arrivata dopo che i suoi avvocati avevano visto respinta la possibilità di archiviare l’accusa di aggressione per motivi di salute mentale.

La sentenza che fa discutere

Il giudice dopo aver sentito il giocatore ha deciso di non condannare il tennista perché ha definito quell’episodio:

“Un singolo atto di stupidità o frustrazione”.

Quindi nessuna macchia sulla sua fedina penale. Kyrgios e Chiara Passari avevano avuto una lite a Canberra nel gennaio 2021. Avevano litigato e lui aveva cercato di andare via. La ragazza si era messa davanti al taxi che lui aveva chiamato, furioso l’aveva spinta via provocando l’incidente: Chiara Passari era caduta e si era provocata delle escoriazioni a spalla e gomito.

A dieci mesi di distanza dall’accaduto, la ragazza lo ha denunciato, quando la loro storia dopo essere stata interrotta e poi ripresa era terminata definitivamente. L’avvocato Kukulies-Smith ha sostenuto che il suo assistito aveva solo cercato di allontanare la ragazza, spingendola, mentre provava a salire sul taxi e di non aver intenzionalmente voluto arrecarle un danno.

Le parole del giudice

Il magistrato, Beth Campbell, emettendo la sentenza ha detto:

“Ha agito nella foga del momento, e in quel momento era un giovane che cercava di districarsi da una situazione emotiva elevata”.

Determinante, per il giudice Campbell, è stato anche l’apporto dei familiari del giocatore:

“Ho detto al signor Kyrgios che tratterei chiunque come lui, anche se è noto in quanto giocatore di tennis. Il signor Kyrgios ha mostrato di avere molto amore e molto sostegno attorno a lui”.

Come si vede dalle foto scattate al suo ingresso in tribunale, l’australiano si è presentato con le stampelle a causa di un infortunio che lo ha costretto a dare forfait.

Kyrgios ammette l'aggressione all'ex fidanzata, la sentenza fa discutere: "Atto stupido" Fonte: ANSA

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