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Kyrgios a muso duro contro l’ATP: “Con Djokovic vogliamo cambiare il tennis, c’è una denuncia di 100 pagine”

Dopo la notizia dell'azione legale avviata dalla PTPA, Nick Kyrgios - uno dei firmatari - si è esposto pubblicamente spiegando le volontà del sindacato e ribadendo le accuse all'ATP

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Dopo che la PTPA ha deciso di fare causa a tutte le istituzioni tennistiche scatenando un vero e proprio terremoto nel mondo della racchetta, Nick Kyrgios – uno dei firmatari dell’azione legale – si è espresso in prima persona ai microfoni di Sky Sport sulle ragioni che hanno spinto il sindacato fondato da Novak Djokovic e Vasek Pospisil, ribadendo il loro intento a cambiare radicalmente il mondo del tennis.

Kyrgios: “Io e Djokovic vogliamo cambiare le cose”

Tra i nomi più di spicco tra quelli dei firmatari dell’azione legale avviata dalla PTPA contro le istituzioni del tennis c’è certamente quello di Nick Kyrgios, da sempre attivissimo su tutte le questioni extra campo, che in un intervento ai microfoni di Sky Sport ha ribadito la volontà del sindacato fondato da Novak Djokovic di ribaltare il mondo del tennis come lo si conosce, affermando di essersi confrontato con tantissimi giocatori insoddisfatti per la gestione del loro sport:

Credo che da tempo la gente fosse consapevole che stava succedendo qualcosa dietro le quinte. Io stesso, Pospisil, Djokovic, tutti noi volevamo fare qualcosa del genere per il futuro del tennis. So che i giocatori non sono contenti, e non lo sono neanche io, di tutto ciò che sta accadendo nel tennis in questo momento. C’è una denuncia di oltre 100 pagine da leggere per saperne di più, ma non voglio entrare nei dettagli. Ma sono stato coinvolto il più possibile in ciò che ho potuto. È successo finora ed è una cosa molto speciale nel tennis”.

Kyrgios e l’esempio delle palline

Uno dei punti toccati da Kyrgios c’è anche quello dell’assenza, in un certo senso colmata proprio dalla nascita della PTPA avvenuta nel 2019, di un’associazione di giocatori, che non permette a questi ultimi di far sentire la propria voce riguardo a determinate problematiche, come l’annosa questione delle palline diverse da torneo a torneo: “Sono dell’idea che ci sia bisogno di un cambiamento. Il tennis è l’unico sport in cui non è presente un’associazione di giocatori e questo è il primo motivo per cui esiste la PTPA. È il nostro primo obiettivo. Si sente dire che i giocatori usano palline diverse praticamente ogni settimana, cosa che non dovrebbe succedere a un livello professionale assoluto”.

Kyrgios sulla questione economica e il potere assoluto dell’ATP

Alcuni dei punti fondamentali che ha spinto la PTPA ad avviare questa azione legale è il potere quasi assoluto delle organizzazioni, le quali – a loro modo di vedere e come confermato da Kyrgios – posso agire senza dover fornire spiegazioni ai giocatori, i quali trovano anche ingiusta la ridistribuzione economica degli incassi, considerata troppo bassa rispetto a quella presente negli altri sport: “L’ATP ha così tanto potere da non dover dimostrare niente a nessuno. Bisognerà far capire loro come funzionano le cose e sarà allora che la gente se ne renderà conto. Non è stato fatto correttamente negli ultimi anni. I giocatori, in definitiva, non sono stati molto contenti di quanto guadagnano nel tour rispetto ad altri sport e credo che questo sia uno dei motivi principali”.

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