Dall’ennesima goleada dell’Avellino alla vittoria “scaccia-crisi” del Milan Futuro, che espugna il “Curi” di Perugia e prende una boccata d’ossigeno. Non si ferma la corsa del Benevento di Auteri e del Pescara di Silvio Baldini, al comando dei rispettivi gironi, mentre il Catania paga a caro prezzo la prima rete subita al “Massimino” e il Trapani subisce una clamorosa rimonta in quel di Monopoli, nonostante la superiorità numerica. Scatenato il presidente Antonini nel dopo gara. Entriamo nel dettaglio di top e flop dell’11a giornata del campionato di Serie C, a pochi passi da un turno infrasettimanale che potrebbe dire tanto sugli equilibri dei raggruppamenti.
Serie C, i Top dell’11a giornata
Il Milan Futuro vede la luce, espugnata Perugia
Alesi e Zeroli regalano al Milan Futuro di Daniele Bonera una vittoria di vitale importanza, su un campo difficile come quello di Perugia. Violato il “Curi”, con una prestazione solida e sorprendentemente matura, per la formazione (evidentemente) più giovane del girone B. I rossoneri, dopo un periodo davvero complicato, vedono la luce, portandosi ai margini della zona playout e a -2 dall’ipotetica salvezza. Campionato lunghissimo e obiettivo assolutamente alla portata, ma sarà necessario trovare subito continuità. Un concetto mai sfiorato da Camarda e compagni in questo avvio. In chiave nazionale, invece, Nunziata e Corradi si godono la prova del centrocampista classe 2005.
Merola trascina il Pescara di Baldini
M come Merola, M come mattatore. Ritrova la via della rete dopo settimane di astinenza, ma stavolta è autore di un gol e mezzo, considerando la clamorosa papera di Palmisani in occasione della marcatura che sblocca la gara tra Lucchese e Pescara. L’ex Foggia continua ad essere al centro del progetto tecnico di Silvio Baldini. Bendata o no, questa è una squadra che non guarda in faccia a nessuno e sembra stia assumendo i contorni del Palermo dei miracoli. Un Palermo, ovviamente, targato Baldini.
Biancolino, Avellino formato “pitone”
Non sarà un serpente velenoso, ma uccide le sue prede stritolandole, avvolgendole tra le sue spire, prima di farne un sol boccone. Questo è quello che fa un pitone, questo è ciò che sta facendo l’Avellino di Raffaele Biancolino con qualunque avversario gli si pari davanti. Il tennistico 6-0 con il Messina conferma lo straordinario momento della formazione biancoverde, alla quinta vittoria consecutiva sotto la gestione dell’ex attaccante dei Lupi, capace di riaccendere l’entusiasmo del popolo irpino. Idee, gioco, mentalità vincente e gol. Tanti gol. Venti nelle ultime cinque apparizioni, con una sola rete subita, peraltro indolore (contro il Foggia). E allora, meglio battere il ferro finché è caldo.
Serie C, i Flop dell’11a giornata
Trapani sotto shock, che beffa a Monopoli. Furia Antonini
Un dejavù. Il Trapani continua a perdere punti da situazioni di vantaggio. Da 0-2 a 2-2, anche al “Veneziani” di Monopoli, in quello che era a tutti gli effetti uno scontro diretto in zona playoff. Un “pareggio beffa” che ha scatenato l’ira del presidente granata Valerio Antonini, sempre vulcanico nelle sue esternazioni: “Mi scuso profondamente con i nostri tifosi per la vergognosa figura a cui abbiamo assistito, – ha scritto in una nota il numero uno dei siciliani – sono semplicemente sbalordito nel vedere tutti i punti buttati al vento contro squadre qualitativamente inferiori, sbagliando 3 calci di rigore alcuni dei quali per litigi tra compagni. È evidente che oramai una rondine fa primavera e a gennaio si tireranno le somme di chi merita ancora di indossare la maglia e chi no. Ho preferito non mandare la squadra in ritiro per ora, ma è chiaro che nelle prossime ore ci saranno confronti con i giocatori per capire anche come gestire questa situazione che rischia di mandare in fumo la promozione diretta per la stagione 2024/2025 in serie B. Non permetto a nessuno di disturbare la crescita del progetto sportivo Trapani, soprattutto a chi è lautamente pagato dalla società”, ha chiosato. Più chiaro di così…
Di Gennaro, errore fatale: primo gol e prima sconfitta in casa per il Catania
L’errore di Matteo Di Gennaro costa carissimo al Catania di Mimmo Toscano, punito a mezzora dalla fine dal gol partita di Ercolano. Si tratta della prima rete subita e della prima sconfitta al “Massimino” per gli etnei, al tappeto dopo una partita povera di emozioni e caratterizzata da una complessiva sterilità offensiva. L’ex allenatore del Cesena non trova nuova linfa grazie alle sostituzioni e non riesce a centrare il bersaglio grosso nel finale, piegandosi dinanzi al pragmatismo pontino. Benevento ora a sette lunghezze di distanza. Roberto Boscaglia, invece, non poteva iniziare meglio il suo percorso sulla panchina del Latina.
Taurino, che succede? Gubbio in crisi
Due passi falsi che sembrano nascondere radici più profonde: dal ko di misura con il Pontedera alla pesante sconfitta esterna con la Pianese, neopromossa in questa Lega Pro. E se una squadra spesso in difficoltà in fase realizzativa inizia a perdere anche la sua solidità difensiva, allora i problemi sono tutt’altro che banali. La proverbiale discontinuità del Gubbio di Roberto Taurino si rispecchia nell’approccio timido, a tratti remissivo, registrato al “Comunale” di Piancastagnaio. Una prestazione opaca, senza mordente, per una squadra che sembra sgretolarsi alla prima difficoltà. Fragilità tecnica o mentale? A Taurino l’ardua sentenza. I tifosi, ora, non possono non essere preoccupati.