Da ex bomber di provincia, Riccardo Zampagna è ricordato soprattutto per due cose: le reti spettacolari (e spesso decisive) firmate in carriera e il suo impegno politico, da attaccante col cuore a sinistra. È dunque giustificato lo stupore creato dalla notizia della sua candidatura alle elezioni amministrative di Terni, la sua città, con Terni Protagonista, lista che appoggia il candidato sindaco del centro-destra Orlando Masselli.
- Zampagna “ultimo bomber di sinistra”
- Zampagna candidato col centro-destra a Terni
- Zampagna, una provocazione la candidatura col centro-destra
Zampagna “ultimo bomber di sinistra”
“Sono l’ultimo bomber di sinistra nel nome di mio padre morto per l’acciaieria”. Così Riccardo Zampagna si descriveva in un’intervista del 2015 al Corriere della Sera, nella quale rivendicava il suo credo ideologico e i gesti dal significato politico: tra tante, quello del 2005 con la maglia del Messina, quando prima della gara salutò con il pugno chiuso i tifosi del Livorno, rivali quel giorno sul campo ma politicamente a lui vicini. Di gol Zampagna ne ha segnati parecchi – 28 in serie A e 82 in B, più quelli nelle serie minori – in una carriera vissuta, tra le altre, con le maglie di Atalanta, Messina, Sassuolo, Vicenza, Siena e Ternana, la squadra della sua città.
Zampagna candidato col centro-destra a Terni
Per gli ultras della Ternana, schierati politicamente a sinistra in una città da sempre considerata una roccaforte “rossa”, Zampagna è stato a lungo un punto di riferimento: nel 2014, ad esempio, scese anche in strada accanto ai lavoratori nella protesta contro la ThyssenKrupp che minacciava licenziamenti. Fa dunque effetto vederlo oggi presentarsi alle elezioni amministrative con Terni Protagonista, lista che fa parte del fronte unito del centro-destra a supporto del candidato sindaco Orlando Masselli, esponente di Fratelli d’Italia.
Zampagna, una provocazione la candidatura col centro-destra
“Ho deciso, come al solito contro corrente, di metterci la faccia, ben cosciente della mia storia che non intendo minimamente rinnegare”, ha dichiarato Zampagna al Messaggero, spiegando la sua scelta. La sua scelta “non è da intendere come una candidatura politica o una svolta a destra, ma quasi una provocazione per svegliare la città, che non può permettersi assolutamente di tornare indietro”, ha poi aggiunto l’ex attaccante.
Provocazione che tra l’altro cade in una città, Terni, ricca di contraddizioni legate a calcio e politica: la Ternana di oggi è di proprietà di Stefano Bandecchi, ex militare della Folgore in passato vicino al Movimento Sociale Italiano e oggi candidato a sindaco con una sua lista (Alternativa Popolare); ma in panchina siede Cristiano Lucarelli, altro ex giocatore che, come Zampagna, nel corso della sua carriera è stato accompagnato dalla definizione di “bomber di sinistra”.