Christian Eriksen è stato attore (non protagonista) di questa vittoria dell’Inter sul Milan nel derby di Coppa Italia. Una egemonia che si è tradotta sul finire di una gara avvincente, nonostante la lite furibonda di un Lukaku furioso contro un Ibra provocatore e una serie di intoppi, tra cui l’infortunio dell’arbitro Valeri, che rischiano di lasciare cadere una prestazione fondamentale del centrocampista nel dimenticatoio.
Entrato a 5′ dallo scadere (quasi una sorta di abitudine, ormai), il danese ha mostrato le sue qualità e ha inciso quando era necessario. Lo stesso Antonio Conte, che pure non ha mai esternato particolare simpatia nei suoi riguardi, si è mostrato compiaciuto della sua prestazione in campo.
Il futuro di Eriksen
Qualcosa è cambiato? Potrebbe darsi. Eriksen era tra i papabili giocatori in uscita in questa sessione di mercato, perché non esattamente a suo agio in questa soluzione di modulo adottata da Conte e poco incline a occupare la panchina. Come Ivan Perisic, ad esempio. Unico, reale impedimento l’ingaggio, non proprio modesto. A ciò si aggiungono le recenti vicende che interessano il club: la cessione della quota di maggioranza dei Suning-Zhang potrebbe presagire nuovi scenari che investiranno il centrocampista. E non solo.
La cessione dell’Inter: a che punto siamo
Com’è stato rivelato prima da Il Sole 24 ore e poi ripetuto dal Corsport, la proprietà cinese dell’Inter sarebbe in procinto di valutare un avvicendamento e avrebbe individuato nella BC partners l’interlocutore con il recentissimo inserimento, nella vicenda, della società di Gianluca Vialli. La due diligenze è ancora in corso, ma sarebbe già alo studio un nuovo assetto societario. A guidare la società sarà una figura di spicco, di altissimo profilo e il resto del club sarà diviso in aree. Inoltre dovrebbe essere scelta una filosofia di investimento più pacata, meno eclatante: niente acquisti eclatanti (sembra che il debito si aggiri sugli 800 milioni), ma giocatori di prospettiva come fatto dal Milan per accrescere il vivaio e tagliare ove possibile.
Quindi anche il mercato sarà ridimensionato e sarebbe più semplice partire, ma a certe condizioni. Quelle imposte da questo nuovo corso che avrà una prospettiva di 5 anni.
VIRGILIO SPORT