Una delle grandi novità del Mondiale 2023 di Formula 1, al via il prossimo 5 marzo dal Bahrain, sarà l’aumento del numero delle Sprint Race, che dopo aver fatto il proprio debutto nell’edizione 2021 con l’”antipasto” in… tre “puntate”, bissato poi l’anno successivo, vedranno raddoppiare il proprio numero, segnale evidente di come il pubblico abbia gradito l’esperimento voluto con forza da Liberty Media e in particolare dal suo capo Stefano Domenicali.
- Formula 1, 2023 anno-boom per le Sprint Race: da tre a sei
- F1, idea lungo weekend: la nuova era può iniziare da Silverstone
- La Formula 1 e la rinascita dopo il Coronavirus: il boom di spettatori nei circuiti
Formula 1, 2023 anno-boom per le Sprint Race: da tre a sei
I GP nei quali prenderà forma il cosiddetto “long weekend” saranno quelli dell’Azerbaijan, dell’Austria, del Belgio, del Qatar, quest’ultimo di ritorno nel calendario dopo un anno di assenza, degli Stati Uniti e del Brasile e proprio il circuito di Interlagos sarà l’unico a fare “tripletta”, avendo ospitato la Sprint fin dalla prima edizione, nel 2021. Il regolamento resterà lo stesso, con l’esito della Sprint che determinerà la griglia di partenza del GP della domenica e assegnerà punti a scalare ai primi otto classificati.
Chissà se ciò basterà a far aumentare il gradimento dei piloti, che a più riprese durante il Mondiale 2022 non hanno fatto mistero di non essere troppo entusiasti di questa novità, che finisce per assorbire troppe energie a livello di preparazione rispetto al Gran Premio vero e proprio e che non esalta i protagonisti del Circus anche a causa della propria brevità.
F1, idea lungo weekend: la nuova era può iniziare da Silverstone
Non è un mistero del resto che per un pilota l’adrenalina sia generata dall’inanellare giri su giri e dalla strategia che il GP richiede alla vigilia e durante la corsa, eppure per il futuro tutto lascia pensare che i weekend in Formula 1 siano destinati a diventare sempre più lunghi. La conferma arriva dalle parole del CEO del circuito di Silverstone, una delle culle storiche della Formula 1, secondo il quale il GP d’Inghilterra potrebbe diventare il primo, a partire dal 2024, a svilupparsi lungo il corso di quattro giorni, a partire dal giovedì.
Intervistato da ‘Autosport’ Stuart Pringle ha svelato chiaramente il proprio progetto: “Credo che il formato del weekend debba cambiare e che ci sia la necessità di mettere in pista qualcosa già da giovedì: ci sono molte persone che vogliono venire a vedere le corse e tre giorni non sono sufficienti. Il GP deve diventare una festa, dobbiamo trovare il modo di coinvolgere maggiormente il pubblico. La gente si presenta a Silverstone il martedì, monta la tenda, resta dentro ed ha tutto il diritto di divertirsi”.
La Formula 1 e la rinascita dopo il Coronavirus: il boom di spettatori nei circuiti
Nella storia della Formula 1, finora, non si è mai andati oltre i tre giorni di durata, dal venerdì alla domenica, con l’eccezione del Principato di Monaco, dove a lungo si è iniziato il giovedì, ma tenendo il venerdì come giornata di riposo. La stessa introduzione della Sprint Race è stata dettata dalla necessità di “riempire” l’attesa per le qualifiche ufficiali, dato che il formato con le tre sessioni di libere, due delle quali al venerdì, non ha mai coinvolto per davvero gli spettatori, complice il fatto che le scuderie sono solite snobbare le FP1 e FP2, dedicandosi ad esperimenti che vanno a riflettersi sui tempi, quasi sempre poco indicativi.
Nell’ultimo anno, però, l’interesse verso la Formula 1 nei circuiti è esploso, con sold out di fatto in tutte le sedi dei GP Mondiali. Secondo Pringle la motivazione è legata ad una sorta di reazione seguita allo scoppio della pandemia di Coronavirus e ai duri e sofferti mesi del lookdown: “Con il Covid sembra che tutti noi ci siamo resi conto che quando abbiamo smesso di andare a vedere le cose abbiamo avuto il tempo di pensare a quanto ci mancava vivere le cose che amiamo fare” il parere del dirigente inglese, che ha annunciato come il progetto del “long weekend” prenderebbe forma solo nel 2024 proprio perché per la prossima edizione i biglietti sono già stati andati a ruba.