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Lazio, Lotito bacchetta Spalletti poi distrugge Folorunsho e assicura: mai più mercenari in squadra

Il presidente della Lazio è un fiume in piena e ne ha per tutti, a partire dal ct della Nazionale che non ha convocato biancocelesti

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Ciclone Lotito. Il patron della Lazio – si sa – è un fiume in piena e come sempre ne ha per tutti. A margine di un evento alla Luiss di Roma, si è lasciato andare a diverse esternazione su Spalletti, Folorunsho e Greenwood ribadendo un concetto già espresso dopo il repulisti estivo: “Mai più mercenari in squadra”.

Spalletti dimentica i laziali: il ‘cartellino’ di Lotito

Nessun giocatore della Lazio è stato convocato da Spalletti per il doppio impegno di Nations League dell’Italia contro Belgio e Israele. Rovella, Zaccagni, Provedel e Romagnoli erano i quattro papabili, esclusi, però, dalla lista del ct.

Lotito non rinuncia a una stoccata all’indirizzo del selezionatore di Certaldo: “Bisogna chiedere a lui, perché in casa propria ognuno decide ciò che vuole. Può darsi che i nostri calciatori non siano ritenuti come persone che possono dare un contributo”.

Mercato Lazio: Lotito chiude all’arrivo di Folorunsho

Già corteggiato in estate, Folorunsho è un nome caldo anche per gennaio, visto lo scarso minutaggio che gli sta riservando Conte nel Napoli. Il numero uno biancoceleste, però, esclude un suo possibile ingaggio durante la finestra invernale di mercato: “Con Folorunsho che ci devi fare? La collezione delle figurine? Bisogna fare ciò che serve e al momento un centrocampista alla Lazio non serve”.

Quindi, facendo riferimento a Castrovilli, ricorda che “abbiamo un centrocampista che non è stato ancora impiegato e che è un buon calciatore”.

Sul mancato arrivo di Greenwood e la svolta del club

Quando gli viene chiesto se Greenwood sia un rimpianto per la Lazio, Lotito non esista a rispondere che “se uno non accetta di venire qui, non può essere un rimpianto”. E rilancia la nuova filosofia del del club, che in estate ha attuato una vera e propria rivoluzione con gli addii eccellenti dei senatori Felipe Anderson, Luis Alberto e Immobile.

Noi non accettiamo più mercenari, puntiamo solo su persone che vogliono la Lazio. I mercenari ci sono bastati”. La classifica sorride alla squadra biancoceleste affidata a Marco Baroni, terza a quota 13 con Juventus e Udinese. E sabato sera è in programma lo scontro diretto con l’undici di Thiago Motta: “Se firmo per il pareggio? No, accolgo ciò che la squadra ottiene sul campo”.

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