Il poker dell’Italia a Israele nella quarta giornata di Nations League avvicina gli azzurri ai quarti di finale ma soprattutto alla prima fascia al sorteggio delle qualificazioni ai Mondiali 2026. La partita di Udine ha esaltato il lavoro di Spalletti post Europei: ora gli azzurri vincono e convincono. La ciliegina sulla torta? La doppietta di Di Lorenzo, promosso a capitano dal ct per l’assenza di Donnarumma.
- Italia forza 4: Spalletti e il retroscena su Di Lorenzo
- Parole al miele anche per bomber Retegui e Tonali
- Per Fagioli il bastone e la carota: cosa non è piaciuto
Italia forza 4: Spalletti e il retroscena su Di Lorenzo
Con il diffidato Donnarumma rimasto in panchina per far spazio a Vicario, Spalletti ha premiato il suo fedelissimo Di Lorenzo con la fascia da capitano. Una scelta che ha alimentato il dibattito sui social per via delle recenti prestazioni deludenti del terzino-braccetto del Napoli con la maglia della Nazionale, ma il calciatore ha saputo rispondere sul campo segnando addirittura due gol.
“Questo è il suo valore ed è la ragione per cui ho insistito tanto nello sceglierlo – ha commentato Spalletti nel post partita -. È un giocatore super forte che ti induce a schierarlo in campo anche quando sei dubbioso. Lo arretri e fa doppietta: sa fare tutto, è di livello top, un vero professionista”.
Parole al miele anche per bomber Retegui e Tonali
Due gol nelle ultime due uscite, oltre ai sette realizzati in campionato con l’Atalanta. Retegui è sbocciato e si è preso la Nazionale. “Non solo è forte, ma è anche un ragazzo serissimo. E dentro l’area è micidiale” ha sottolineato Spalletti, che poi rimarca un aspetto in cui il centravanti è migliorato: “Ha imparato a relazionarsi di più con la squadra, diventerà un top”.
Chi ha cambiato il volto del centrocampo della Nazionale è Sandro Tonali. “Immenso e incredibile: la partita può durare quanto gli pare”. E scatta la metafora. “Quando parte accende la macchina a mille e quando la spegne va a mille lo stesso. Forse deve solo scaricare un po’ di rabbia per quello che ha vissuto”.
Per Fagioli il bastone e la carota: cosa non è piaciuto
Al di sotto delle aspettative, invece, la prova di Fagioli, schierato dal primo minuto e sostituto all’intervallo da Ricci dopo aver perso qualche pallone di troppo, di cui uno sanguinoso.
“Ogni tanto trascina un po’ la palla e non si accorge della densità che gli fanno addosso – ammonisce Spalletti -. La palla persa all’inizio lo ha fatto giocare con un po’ di apprensione, ma ha disputato una buonissima partita. L’ho tolto perché non era più tranquillo”.