In questa stagione Duje Strukan, la scelta dell’Uefa per Lazio-Ludogorets, avevaa diretto, tra tutte le competizioni, dodici partite estraendo 61 cartellini gialli e quattro rossi. Una media di 5,08 cartellini gialli per partita. Vediamo come se l’è cavata ieri all’Olimpico il fischietto nato a Split.
- I precedenti di Strukan con la Lazio
- L’arbitro ha ammonito 8 giocatori
- Lazio-Ludogorets, i casi da moviola
- La rabbia del tecnico Baroni
- Lo sfogo di Isaksen
I precedenti di Strukan con la Lazio
E’ stato il primo incrocio per Strukan con i biancocelesti e il secondo con i bulgari, che avevano vinto l’unico precedente col direttore di gara croato.
L’arbitro ha ammonito 8 giocatori
Coadiuvato dagli assistenti Bojan Zobenica e Jaksic con Zebec IV uomo, il tedesco Dingert al Var e lo svizzero Fedayi San all’Avar, l’arbitro ha ammonito 8 giocatori: Pellegrini, Tchaouna, Gigot, Rovella, Patric, Isaksen (La), Kurtulus, Naressi (Lu)
Lazio-Ludogorets, i casi da moviola
Questi i principali episodi dubbi. Al 27′ ammonito Pellegrini per aver bloccato la ripartenza di Marcos. Al 38′ ammonito Kurtulus che trattiene per la maglia Guendouzi, al 42′ giallo per Tachaouna per aver fermato fallosamente Gropper. Al 60′ giallo per Gigot. Al 71′ proteste della Lazio per un contatto in area tra Marcus ed Isaksen, il Var richiama l’arbitro all’on field review ma Strukan dopo aver valutato attentamente e a lungo l’azione conferma la sua decisione: niente rigore tra le vibranti reazioni della panchina biancoceleste e del pubblico. Poco dopo giallo a Rovella che sgambetta Duah lanciato in transizione, al 72′ ammonito Patric. All’81’ ammonito Naressi per essere rientrato in gioco anzitempo, dopo aver ricevuto le cure del suo staff sanitario.All’84’ giallo a Isaksen per un intervento su Duah. Dopo 6′ di recupero Lazio-Ludogorets finisce 0-0.
La rabbia del tecnico Baroni
Furioso il tecnico laziale Marco Baroni a fine gara: “Il rigore non si può commentare. L’arbitro scuoteva la testa dicendo ‘no’ mentre si avvicinava al monitor, è andato per non darlo e non ha cambiato idea. Alla fine non ho fatto i complimenti all’arbitro”.
Lo sfogo di Isaksen
Arrabbiato anche Isaksen: “Il contatto? Mi sono sentito toccare sia sulla gamba che allo stomaco. Per me era rigore, anche se non ho rivisto l’episodio. Come ha giustificato l’arbitro la sua scelta? Mi ha detto che il contatto era troppo leggero per dare rigore“. Al sito della Lazio poi ha confermato il suo stupore: “Penso sia la prima volta in cui vedo un arbitro che non concede il rigore dopo essere andato al VAR: ero sicuro che lo assegnasse”.