Nel quinto turno del girone unico di Europa League, la Lazio, dopo 4 vittorie consecutive, è fermata sul pari dal modesto Ludogorets, che conquista il suo secondo punto nella competizione: 0-0 all’Olimpico, ma sul risultato pesano sia il primo tempo deludente dei biancocelesti, il rigore netto non concesso per l’atterramento su Isaksen a metà ripresa, nel momento migliore della Lazio, e la traversa di Guendouzi nel finale.
- Lazio-Ludogorets, la chiave della partita
- Lazio, top e flop
- Ludogorets top e flop
- Lazio-Ludogorets, la pagella dell’arbitro Strukan (Croazia)
Lazio-Ludogorets, la chiave della partita
Primo tempo deludente della Lazio, che quasi mai riesce a creare veri pericoli per la difesa del Ludogorets. I bulgari rischiano solo in due occasioni. Al 23′, Pedro riceve palla in area, ma Bonmann lo fronteggia facendolo allargare sulla destra. Lo spagnolo perde l’attimo, Tchauna e Noslin non riescono a rimediare.
L’altra chance per i biancocelesti matura al 40′, quando su un cross di Pellegrini, la difesa del Ludogorets va in tilt favorendo Dia, appostato in area piccola: la girata a rete dell’ex Salernitana è debole e centrale, Bonmann non si fa sorprendere e respinge. Poca cosa la squadra bulgara, insidiosa soltanto in apertura di match, quando una rimonta di Marusic su Son, lanciato verso Mandas, è risultata decisiva.
Nell’intervallo Baroni rivoluziona la Lazio: fuori gli ammoniti Pellegrini e Tchaouna, più Dia; dentro Lazzari, Isaksen e Castellanos. Con le sostituzioni la Lazio inizia a carburare, si vede Lazzari con un siluro di destro che sorvola la traversa (16′) e con una conclusione dai trenta metri che Bonmann accompagna fuori con lo sguardo.
Episodio molto dubbio al 26′, quando Erick Marcus si allunga il pallone e travolge Isaksen in area Ludogorets: Strukan lascia proseguire e conferma la sua decisione dopo il controllo video. Il penalty sembrava netto. Entra anche Zaccagni, ma la Lazio è sfortunata: al 41′, Guendouzi spara da oltre venti metri e colpisce la parte alta della traversa. L’ultimo brivido lo provoca Castellanos, con un destro a giro che sfila sul fondo.
Lazio, top e flop
- Guendouzi 6,5 – Il più vivace di tutti. Tiene in apprensione la retroguardia avversaria con le sue falcate che spesso richiedono le maniere forti per essere interrotte (giallo a Witry, nel primo tempo). Nel vivo dell’arrembaggio biancoceleste nella ripresa, sfortunato nel colpire la traversa con un destro violento dalla distanza.
- Gigot 6,5 – Giganteggia su Erick Marcus, al quale non lascia alcuna minima possibilità per preoccupare Mandas. Tosto negli interventi, rimedia un giallo per troppa irruenza, ma in partite del genere serve anche questo.
- Isaksen 6,5 – Vivace sulla sinistra, dalle sue parti crea superiorità e meriterebbe un rigore per il fallo subito in area da Erick Marcus.
- Pedro 5,5 – Al 23’ del primo tempo si ritrova davanti a Bonmann, bravo a farlo allargare sulla destra. Lo spagnolo perde l’attimo per il tiro e l’evoluzione dell’azione favorisce il Ludogorets. Manca cattiveria pure nel tiro provato al 18′ della ripresa, murato dalla difesa bulgara.
- Noslin 5 – Finisce tra Kurtulus e Almeida e nel primo tempo non va oltre l’occasione nata dalla fuga di Pedro verso la porta bulgara e mal sfruttata.
- Tchaouna 5 – Non si accende mai e finisce spesso per pestarsi i piedi con Noslin. Primo tempo deludente, non rientra in campo nella ripresa.
- Dia 5 – Sua l’occasione più importante del primo tempo. Favorito da un rimpallo, non riesce a dare precisione e potenza a una conclusione sbilenca, che Bonmann respinge. Paga con la sostituzione a fine primo tempo.
Ludogorets top e flop
- Bonmann 6,5 – La Lazio è timida al tiro nel primo tempo, quando si ritrova davanti Pedro, riesce a ipnotizzarlo evitando la conclusione a rete dello spagnolo. Mura Dia, che grazie a un flipper in area piccola, si era ritrovato il pallone sul sinistro. Vive in tranquillità il forcing laziale nella ripresa, ma al 41′ lo salva la traversa sul bolide di Guendouzi.
- Almeida 6,5 – Attento sui traversoni provenienti soprattutto dalla sinistra, tiene a bada Noslin e Pedro, facendo valere il fisico sulle palle alte.
- Pedro Naressi 6,5 – Dà qualità e quantità al centrocampo del Ludogorets, convincendo soprattutto in fase di contenimento. Ma sa anche giocare palla con discreta precisione.
- Witry 5,5 – In sofferenza sulle poche giocate di Pellegrini e quando Guendouzi decide di sfondare dalle sue parti. Va meglio nella ripresa, mostrando comunque delle indecisioni.
- Rwan Cruz 5,5 – Tanto movimento e buona volontà, ma anche tanta corsa a vuoto. Si sacrifica nel pressing, ma nessuna occasione degna di nota.
- Erick Marcus 5 – Oltre a non brillare in attacco, combina un disastro nella sua area di rigore, travolgendo Isaksen dopo essersi allungato il pallone. In suo soccorso arriva l’arbitro Strukan, che sorvola sul fallo netto commesso dall’attaccante del Ludogorets.
Lazio-Ludogorets, la pagella dell’arbitro Strukan (Croazia)
Gestisce senza troppi problemi il gioco nel primo tempo, sventolando tre cartellini gialli decisamente corretti. In una partita corretta, si limite a garantire l’ordine, ma rovina tutto sorvolando sul contatto tra Erick Marcus e Isaksen in area bulgara, non cambiando idea neppure dopo il controllo video. Voto 5.