Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita del’Olimpico contro la Lazio valida per la 27° giornata di Serie A. La Lazio è la squadra contro cui il Napoli ha vinto più sfide in Serie A: 52 in 131 precedenti; 41 pareggi e 38 successi dei biancocelesti completano il quadro. Più nel dettaglio, i partenopei hanno ottenuto otto successi nelle ultime 10 gare (2P) contro i biancocelesti in campionato, segnando ben 27 reti e subendone soltanto 10 nel periodo.
Queste le parole di Spalletti, che inizia tornando sulle situazioni in Europa League:
“Abbiamo la delusione di non essere stati all’altezza di noi stessi, mi dà un po’ fastidio. Abbiamo un’identità di gioco, è chiaro, e questo gioco ci ha dato finora delle soddisfazioni e viene riconosciuto dai ragazzi, ma il gioco non può prescindere dal metterci tanta qualità, perché se dentro la partita la qualità manca è un boomerang che può tornarti addosso. Giocando così, nella fase di gestione, bisogna farlo in un certo modo, altrimenti andiamo incontro a delle brutte figure”.
Spalletti poi commenta i risultati di Inter e Milan, due pareggi che rallentano la loro corsa verso lo Scudetto:
“I risultati di ieri? Ci vedo una bella bagarre, nel futuro. Può diventare una giostra divertente e crudele per anime forti, perché ci sono molte squadre che possono rientrare nella lotta Champions, possibilità di apertura per quanto riguarda la vittoria del campionato, sono convinto che i miei calciatori ci daranno tutto, perché sono abituati a fare così, io li conosco bene, come li ho visti stamani sanno riconoscere qual è questo momento. Da qui in avanti deve essere una corsa a perdifiato […] Non c’è niente che non sappiamo del nostro sport e del nostro gioco, le difficoltà, i momenti difficili da superare, ne abbiamo già superati diversi. Tutto dipende ancora da noi. Abbiamo perso delle energie, ma dentro la squadra ho ancora tante fonti misteriose che possono darci soluzioni a tante cose, per cui si va a giocare con fiducia, sapendo che questa è una chance che ci dobbiamo giocare ed è l’occasione per far vedere se la nostra forza può andare oltre tutto”.
Spalletti continua la sua disamina ritornando ancora su alcune situazioni che hanno portato alla sconfitta di Barcellona, mentre comunque tiene la concentrazione alta in vista della Lazio:
“Abbiamo avuto qualche difficoltà, non abbiamo staccato la spina, sono io il generatore della corrente che abbiamo dentro la squadra e io sono ancora acceso. Hanno coinvolto un po’ tutti i due gol presi in poco tempo, lì c’è qualcosa da rivedere e ne abbiamo parlato, ma dipende da quelle che sono state le mie richieste. Se scendiamo sotto una certa soglia di qualità e di possesso palla andiamo a rischio che ci torni addosso, ma la scelta di andarli ad affrontare a viso aperto, che può essere stata sbagliata, è una scelta mia, anche lo schema su calcio d’angolo, gliel’ho chiesto io di batterlo. La gestione tattica del secondo gol è mia, gliel’ho detto io di stare alti senza concedergli campo. Ci è mancato qualche comportamento dentro la scelta fatta. Abbiamo speso delle energie, ora siamo di fronte a una partita che può dare tanto, bisogna riuscire a giocare da squadra forte, da Napoli, rimanere a testa alta, entrare in campo guardando in faccia l’avversario facendogli capire che siamo disposti a giocarci la partita. La differenze di Barcellona-Napoli e Napoli-Barcellona sta in quei due gol ma se la rivedo come ho fatto trovo che è casuale che negli ultimi minuti loro abbiano sbagliato palle facili più di quella del gol di de Jong. Nel preparare quella partita per me era evidente se avessimo fatto come nel secondo tempo, quando abbiamo portato a casa il pareggio, avremmo perso. Certo, abbiamo perso ancora peggio, ma l’atteggiamento era quello più corretto, ma se fai degli errori viene messo in discussione l’atteggiamento, cosa che però non trova riscontro in una preparazione corretta della partita. Quel calcio d’angolo era difficile diventasse quello che è diventato, la mia squadra non ha mai fatto una cosa del genere. Sono io il responsabile della scelta e i calciatori ancora mi seguono”.
Un commento anche sulla situazione infortunati del Napoli, un bel fardello nel corso di tutta la stagione:
“Gli infortunati? Osimhen sta molto meglio delle partite in cui ha giocato, sta molto bene dal punto di vista delle possibilità di giocare 90′ in questa partita. Lobotka lo portiamo ma la vedo difficile che parta dall’inizio, anche se valuteremo domani in base all’allenamento. Lozano ha detto stamane che si sente meglio e che pensa sia la soluzione giusta quella di non operarsi, perché sente miglioramento. Anguissa ha ancora bisogno di questa settimana, poi valuteremo con gli esami clinici le sue condizioni”.
Il Napoli in questo weekend affronterà di nuovo Maurizio Sarri, il grande ex che portò i partenopei a un soffio dallo Scudetto:
“Affrontare Sarri? Ha un peso particolare se si rimane al fatto che ha fatto giocare il Napoli come nessuno ci è mai riuscito, per quelli che c’erano il ricordo torna in superficie, ma è un avversario, è una squadra che gioca un buon calcio e che, come è già successo, il Napoli può mettere in difficoltà, come tutte le squadre. Per cui la soluzione è sempre la stessa: riuscire ad essere il Napoli, la squadra che non rinuncia mai, perché in queste partite se si pensa a come nascondersi si viene subito stanati”.