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Lazio-Verona, moviola: Massa perde la bussola, la rabbia dei biancocelesti

La prova dell’arbitro nell’anticipo serale dell’Olimpico analizzata ai raggi X da Luca Marelli di Dazn, il fischietto ligure ha ammonito 8 giocatori

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Non stava attraversando un momento felice Massa che era rientrato discretamente (pur con qualche errore) in Empoli-Torino reduce da un periodo-no (incerto in coppa Italia in Juve-Lazio dopo due errori gravi in Real-Lipsia di Champions e Fiorentina-Roma) e che non aveva convinto in Sassuolo-Milan. Rocchi però non lo ha punito, designandolo per la gara dell’Olimpico, vediamo come se l’è cavata il fischietto ligure ieri.

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I precedenti di Massa con Lazio e Verona

Massa aveva diretto i biancocelesti 28 volte, questo lo score: 11 vittorie, 6 pareggi e 10 ko. Per il fischietto ligure tre direzioni Lazio nella stagione attuale: ko in casa del Milan; Lazio-Roma 0-0; 2-0 per la Juventus a Torino nella semifinale d`andata di Coppa Italia. Inoltre, aveva già diretto un Lazio-Verona risalente al 22 marzo del 2015. Quella sera le aquile si imposero 2-0 grazie alle reti di Felipe Anderson e Candreva. 16 invece i precedenti con gli scaligeri: lo score è di 6 successi, 5 pareggi e altrettante sconfitte.

L’arbitro ha ammonito 8 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Costanzo e Passeri con IV Ufficiale Tremolada, al VAR Pairetto e all’ AVAR Doveri, l’arbitro ha ammonito otto giocatori: 38` Romagnoli (L), 49` Casale (L), 71` Duda (H), 71` Luis Alberto (L), 74` Cabal (H), 86` Coppola (H), 90`+2` Noslin (H), 90’+4′ Zaccagni (L). Recupero: 1` pt, 4` st.

Lazio-Verona, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi. Al 20′ lamentele da parte della Lazio per un presunto fallo sulla trequarti di Casale su Noslin. Massa ci pensa su e poi fischia: l’Olimpico non è d’accordo. Al 35′ la Lazio chiede un rigore: Guendouzi corre verso la porta, Serdar gli taglia la strada da dietro spingendolo e facendolo cadere a terra. Per Massa è tutto buono, i giocatori in campo protestano a gran voce. Fiscale il primo giallo al 38′ per Romagnoli, reo di un fallo a metà campo su Swiderwski. Al 41′ duro intervento di Cabal su Luis Alberto ma l’arbitro lascia correre. Al 49′ i padroni di casa protestano anche per l’ammonizione di Casale che tira giù per la maglia Swiderski mentre poco dopo lascia il giallo nel taschino dopo un brutto intervento di Serdar su Kamada. Al 61′ altro abbaglio di Massa. Felipe Anderson anticipa Folorunsho nel contrasto toccando nettamente il pallone. L’arbitro però ferma il gioco e fischia il fallo tra le proteste dei tifosi.

Al 68′ prima Suslov e poi Tchatchoua atterrano duramente Zaccagni da dietro. Per Massa è fallo in entrambe le occasioni, ma non sanziona. Al 71′ Duda provoca Luis Alberto tirandogli la palla addosso e chiedendogli la distanza. Lo spagnolo però ne approfitta e calcia in porta da centrocampo per soprendere Montipò. Per Massa però vale solo la reazione dei due, non il calcio di punizione. Prima di far ribattere ammonisce i calciatori. All’83’ possibile tocco di mano in area di rigore di Noslin sul cross di Hysaj. Per Massa è tutto buono, e questa volta sceglie bene: l’attaccante del Verona ha preso la palla con il petto. All’84’ la Lazio chiede ancora un calcio di rigore dopo il fallo fischiato da Massa al limite dell’area. Il contatto tra Cabal e Pedro, però, avviene di poco fuori la linea. Corretta la decisione dell’arbitro, ma manca il secondo giallo al terzino del Verona che doveva essere espulso. Al 90′ Centonze tira giù Kamada che stava entrando in area di rigore. Corretto il fischio di Massa, ma manca (ancora) il cartellino giallo per un giocatore del Verona. Nel recupero altre due ammonizioni per proteste.

Per Marelli c’era il rosso a Cabal

A fare chiarezza è Luca Marelli. L’esperto di Dazn parte dal contatto dubbio tra Serdar e Guendouzi che ha creato proteste sponda Lazio: «Serdar su Guendouzi? C’è un contatto alto, una leggerezza spinta. Se ci fosse stato un contatto basso, ci sarebbe potuto essere un intervento VAR. Il francese appena spinto si lascia cadere in area di rigore. Scelta corretta di Massa». Poi si sofferma sull’episodio nei minuti finali di Lazio-Verona. Cabal stende fallosamente Pedro al limite dell’area, Massa fischia la punizione ma non ammonisce il difensore scaligero che aveva già rimediato il cartellino giallo. Questa l’analisi di Marelli: “Giusta l’intepretazione sul fallo, era fuori dall’area di rigore e quindi niente penalty. Manca però la seconda ammonizione visto che si trattava di un’azione potenzialmente pericolosa”.

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