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Le maglie di Inter e Milan guardano al sociale

Da sempre la maglia rappresenta l'essenza più profonda che lega il tifoso alla squadra. Ma spesso il suo significato può andare oltre il rettangolo verde.

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Marco Pino

Marco Pino

Sport Economy Specialist

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Le maglie di Inter e Milan guardano al sociale

Da sempre la maglia rappresenta l’essenza più profonda che lega il tifoso alla squadra. Un legame indissolubile per gli appassionati che, non a caso, spronano i propri beniamini a dare il meglio per la maglia, il vero vessillo della passione.

Per tale ragione, in alcune scelte stilistiche proposte in talune occasioni, si fa riferimento a una “profanazione della maglia” come commento alle proposte che di stagione in stagione vengono presentate. Come è stato per i tifosi dell’Inter nel momento in cui i nerazzurri hanno presentato la nuova maglia per la stagione sportiva 21/22 che ha suscitato non poche perplessità nel tifo nerazzurro per il forte distacco con la tradizionale maglia a strisce del passato.

Nel “calcio moderno” la maglia va però oltre il campo e si cerca di attribuirle un significato che possa valicare il significato del campo senza tradire la passione dei tifosi e la tradizione cui sono legati.

La terza maglia dell’Inter

In occasione della partita contro il Bologna, che ha visto la squadra di Inzaghi ottenere una netta vittoria sui felsinei guidati da Sinisa Mihajlovic, i tifosi hanno potuto ammirare per la prima volta la terza maglia realizzata dall’Inter in collaborazione con Nike. Una maglia che, come abbiamo anticipato, racchiude un significato che non si limita al rettangolo verde.

I Nerazzurri, infatti, hanno presentato nelle scorse settimane la terza maglia (che ha appunto visto il suo esordio sul campo contro il Bologna) che si ispira al principio fondante del club: l’espressione “Brothers and Sisters of the World”. Una tematica sorta nel dicembre 2019 quando in occasione di Inter-Napoli giocata a San Siro i fischi a Koulibaly avevano portato la società nerazzurra a lanciare un messaggio verso i propri tifosi e gli appassionati tutti. Il “BUU” caratteristico dei fischi trasformato nell’acronimo “Brothers Universally United” per sostenere la lotta alla discriminazione e al razzismo.

La terza maglia ufficiale per la stagione 2021/22, risultato della collaborazione con il brand Nike, è stata pensata per lanciare un messaggio di inclusione sociale e dell’uguaglianza contro ogni forma di discriminazione.

Fin dalle sue origini, Inter è sinonimo di fratellanza: il Club nerazzurro è infatti nato dalla volontà, non comune all’epoca, di permettere il tesseramento di calciatori stranieri” si legge nel comunicato del club.

La scelta cromatica, che vede il nero come colore principale con una fascia centrale riempita da colori fluorescenti a strisce diagonali che si intrecciano andando ben oltre la nazionalità, la razza e il genere. Oltre ad un dettaglio interno alla maglia che presenta il claim del club: appunto l’espressione “Brothers and Sisters of the World“, che evidenzia l’essere Internazionale sia nel nome che nell’essenza dei nerazzurri. Oltre al messaggio intrinseco alla maglia, il kit è realizzato con il 95% di bottiglie di plastica riciclate. Si tratta di una scelta rivoluzionaria che unisce le alte prestazioni ad una filosofia produttiva ecosostenibile che va verso la direzione di una riduzione dell’impatto ambientale. Un insieme di messaggi che la maglia dell’Inter contiene e che trascende il significato attribuitole nel rettangolo verde. Questo completo da gioco fa parte dell’iniziativa “Move to Zero” di Nike che, prediligendo l’utilizzo di materiali alternativi a basse emissioni di carbonio, si propone di andare verso la direzione dell’impatto zero di carbonio e rifiuti.

Un modo per dare alla maglia un significato diverso, in un contesto come quello del calcio il cui dovere è essere attento e presente in relazione alle tematiche sociali più importanti, sfruttando la vasta audience di cui godono le singole squadre e il movimento tutto.

La seconda maglia del Milan

Non solo Inter però. Anche sull’altra sponda del naviglio si guarda con attenzione a tematiche sociali. Il Milan, da sempre molto attento a questi aspetti anche tramite le attività di Fondazione Milan, nelle scorse settimane ha lanciato un contest legato al lancio della seconda maglia ufficiale della stagione 21/22. Un progetto iniziato due anni fa e una collaborazione con Puma che nel tempo è diventato realtà.

Sei diverse città, infatti, sono protagoniste indirette della nuova maglia away del Milan 21/22. Rappresentano i sei luoghi tra cui il club farà scegliere ai tifosi dove realizzare un progetto attraverso l’intervento e la collaborazione di Fondazione Milan. Sei diversi luoghi in cui si gioca una “partita fondamentale”.

  • New York City
  • Rio de Janeiro
  • Melbourne
  • Nairobi
  • Calcutta
  • Milano

Il contest è stato lanciato dal Milan insieme allo sponsor tecnico Puma ed è stato presentato in occasione del lancio della maglia away 21/22. I tifosi milanisti possono votare tra le 6 proposte presentate sul sito dei rossoneri fino all’11 novembre e l’obiettivo è individuare un vincitore da premiare con 50.000 € da investire per raggiungere gli obiettivi prefissati dai progetti.

La vera povertà è non avere l’opportunità di sviluppare i propri talenti“, questa la frase di Jorge Amado che campeggia sul sito di Fondazione Milan e che racchiude il messaggio che i rossoneri vogliono lanciare attraverso le attività svolte con la Fondazione.

“AC Milan significa soprattutto senso di comunità, come il lavoro quotidiano della nostra Fondazione testimonia – ha spiegato Franco Baresi, Vice Presidente Onorario del Milan -. È per questo che è fondamentale dare spazio a storie come quelle protagoniste del progetto, che ci ricordano quanto alto sia il valore dello sport come motore del cambiamento. Sono sicuro che ogni milanista sarà felice di entrare nella squadra dell’iniziativa, insieme al Club, Fondazione Milan e Puma”.

Un intenso giro attorno al mondo per i tifosi rossoneri, per raccontare sei progetti sociali da portare avanti in sei città diverse ma con un unico filo comune: lo sport come strumento di cambiamento, educazione e inclusione.

Uno spirito che contraddistingue le attività extracampo di Inter e Milan, che portano in campo dei messaggi molto precisi e concreti attraverso le maglie da gioco.

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