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Lecce-Napoli, moviola: il rigore negato fa discutere, annullate anche due reti, rischiata sospensione gara. Massa tabù pugliese

La prova dell’arbitro ligure Davide Massa al Via del Mare nell’anticipo di serie A analizzata ai raggi X dall’esperto di Dazn Luca Marelli

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Trentanove anni, bancario, internazionale con oltre 200 gare di serie A alle spalle, Davide Massa – scelto per Lecce-Napoli, è uno degli arbitri più esperti al momento presenti nel campionato italiano di Serie A. Risale infatti al gennaio 2011 il suo esordio nel massimo campionato, in Fiorentina-Lecce. La promozione in pianta stabile in CAN A arriva solo un anno dopo, precisamente a luglio del 2012. Una carriera fulminante, che lo porta, dopo appena un paio d’anni, a diventare internazionale. Il debutto sul campo europeo porta la data del 17 luglio 2014, in Elfsborg-Inter Baku, valevole per la qualificazione all’Europa League. Dalla seconda alla “first class” europea il percorso è lungo e servono circa 6 anni, la promozione avviene a giugno 2018 e la prima gara di Champions League è Porto-Lokomotiv Mosca. In questo torneo sono 14 i gettoni di presenza ma come se l’è cavata al via del Mare?

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I precedenti di Massa con Lecce e Napoli

Il bilancio dei precedenti del Lecce nelle 10 partite dirette dall’arbitro Massa era di appena 3 pareggi e 7 sconfitte. L’ultimo arbitraggio con i giallorossi risaliva alla prima giornata di questa stagione, alla prima giornata, quando Baschirotto e compagni furono sconfitti in casa dall’Atalanta 0-4 il 19 agosto 2024 con le doppiette di Brescianini e Retegui. Gli azzurri con Massa quest’anno avevano tre precedenti: una vittoria (contro la Roma per 1-0) e due pareggi (contro il Bologna 1-1 e contro la Lazio 2-2).

L’arbitro ha ammonito 2 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Meli e Alassio con Rutella IV uomo, Mariani al Var e Marini all’Avar, l’arbitro ha ammonito Krstovic, Tete Morente.

Lecce-Napoli, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 2′ Politano si accentra e salta secco Pierret, tiro-cross rasoterra che sbatte sul piede di Lukaku e finisce in porta. C’è però un check del Var e il gol viene annullato per fuorigioco. Al 6′ cross dalla sinistra di Spinazzola, rimpallo in area con i giocatori del Napoli che lamentano un tocco di mano di Baschirotto. Al 7′ caos al Via del Mare, lancio di oggetti e petardi in campo dei tifosi del Lecce. Gioco momentaneamente interrotto, c’è anche una rete da riparare, si rischia la sospensione della gara ma dopo 6′ di stop si riprende.

Al 38′ su angolo battuto a rientrare sul primo palo, Gaspar anticipa tutti di testa e il suo tiro sbatte sulla traversa. Il Lecce chiede un rigore per mani di Spinazzola ma dopo il check del Var si riprende a giocare tra le vibranti proteste dei pugliesi.

Al 50′ su azione d’angolo segna Olivera di testa ma la rete viene annullata per fallo in attacco di McTominay che spinge Falcone. Primo giallo al 65’ ed è per Krstovic, autore di un fallo su McTominay. All’83’ ammonito anche Tete Morente che alza la gamba pericolosamente su Di Lorenzo.

La moviola di Marelli

A fare chiarezza sui casi dubbi della gara è Luca Marelli. Il talent di Dazn si sofferma sul rigore reclamato dal Lecce e spiega: “L’arbitro e poi il Var non hanno ritenuto punibile con un calcio di rigore l’intervento di braccio di Spinazzola in area dopo che il pallone è sbattuto sulla traversa e poi sul braccio del terzino in modo totalmente inatteso. Dunque, l’intervento non è punibile”.

La sentenza di Calvarese

Anche l’ex arbitro Calvarese, sul suo sito, analizza i casi dubbi di Lecce-Napoli. Il talent di Prime parte dal rigore chiesto dal Lecce e dice: “Il Lecce protesta per un possibile tocco di braccio di Spinazzola, che a mio giudizio non è da rigore: il pallone infatti rimbalza sulla traversa e impatta sull’avambraccio del difensore azzurro – che tra l’altro non vuole opporsi a un tiro o un cross perché non ha dietro nessuno -, dunque in una posizione non punibile”.

Poi aggiunge: “Poco prima del recupero è il Napoli a chiedere un rigore, per un contatto tra Raspadori e Gaspar in seguito a un tentativo verso la porta del numero 81 degli azzurri. In questo caso mi trovo d’accordo con la scelta di Massa di lasciar proseguire, perché se anche in passato sono stati fischiati dei rigori del genere va detto che questo fa parte di un normale contatto di gioco, in cui dopo il tiro per effetto della dinamica c’è uno scontro che non è però punibile”.

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