Non è stato un anno semplice per Kingsley Coman. Il francese ha passato il 2018 più in infermeria che in campo, a casa di due brutti infortuni tra febbraio e agosto che l’hanno costretto a sottoporsi a due operazioni al piede per ricostruire i legamenti della caviglia e a rinunciare al Mondiale poi vinto dalla sua Francia.
L’esterno del Bayern Monaco ha raccontato a ‘Telefoot’ il calvario vissuto in questi mesi: “È stato un anno molto difficile. Quando mi sono fatto male mi è cascato il mondo addosso. Spero di non dover rivivere quei brutti momenti che ho dovuto affrontare”. In caso di nuovo infortunio, l’intenzione di Coman è chiara: “Dovesse ricapitare ancora, vorrà dire che non sono fatto per vivere a questo livello. Ne ho abbastanza, non accetterei una terza operazione. Se il mio piede non è fatto per questa vita, vuol dire che ne avrò un’altra, più anonima“.
L’attaccante francese è tornato in campo in Bundesliga a inizio dicembre contro il Werder Brema. Non giocava dal 24 agosto scorso, quando Nico Schulz dell’Hoffenheim lo aveva messo ko con un duro intervento. Prima ancora, a inizio estate, aveva perso la possibilità di partecipare alla trionfale spedizione russa della sua nazionale, proprio perché in fase di recupero dal primo infortunio.
Il classe 1996 ha parlato anche di questo: “Se altre persone hanno avuto la fortuna di vincere delle cose, sono contento per loro. Non esserci stato non mi ha fatto e non mi farà arrabbiare. Ho vissuto la competizione come tifoso – ha spiegato Coman – e ho pensato che fa parte della vita. Ovviamente spero ancora di avere l’opportunità di giocarne uno, perché è il sogno di ogni calciatore. Sono ancora giovane, mi auguro di giocarne uno o due”.
Infine qualche parola per le sue due ex squadre, PSG e Juventus, tra le candidate alla vittoria della Champions assieme al suo Bayern: “I parigini sono una buona squadra, ma i bianconeri sono quelli che mi hanno impressionato di più“.
SPORTAL.IT