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Libertadores, trionfo Fluminense, disastro Boca: Kennedy eroe del Maracana

Primo storico successo in Copa Libertadores per la Fluminense che batte il Boca Juniors ai supplementari grazie al giovane Kennedy. Flop Cavani, Felipe Melo trionfa ancora

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La Copa Libertadores parla ancora brasiliano. Per il quinto anno di fila, infatti, a trionfare è stato un club verdeoro, con la Fluminense che ha battuto 2-1 ai tempi supplementari il Boca Juniors nel teatro dei sogni del Maracanã. Primo storico trionfo per la Tricolor carioca, il terzo nelle ultime quattro edizioni per il quarantenne ex Juventus e Fiorentina Felipe Melo.

Libertadores: Cavani mai pericoloso, German Cano una sentenza

Esplode la festa a Rio, meritata per quanto si è visto in campo. La Fluminense di Fernando Diniz, ct ad interim del Brasile, è partita subito col piede schiacciato sull’acceleratore trovando il gol del vantaggio con l’argentino German Cano, autentico protagonista di questa edizione della Libertadores com 13 centri.

La stella Cavani, ingaggiata dal Boca proprio per la coppa, non si vede mai, ma gli xeneizes riescono ad acciuffare il pareggio con Advincula (72′). Una beffa per i rossoverdi, costretti così ad andare ai supplementari.

Fluminense regina ai supplementari: eroe Kennedy

A decidere la finalissima del Maracanã è stato il 21enne attaccante John Kennedy, che Diniz aveva gettato nella mischia all’80’ al posto di Ganso, anni fa considerato un nuovo crack del calcio mondiale e ad un passo dal Milan. Al 99′ il talento classe 2002 di Itaúna dialoga con Keno e supera Romero. Ma la sua esultanza sfrenata vale il secondo giallo e dunque l’espulsione. Il Boca prova ad approfittarne, però anche gli argentini restano in dieci per una manata di Fabria su Nino al 112′. Finisce così: la Fluminense sale sul tetto del Sud America per la prima volta nella sua storia.

Felipe Melo, Marcelo e la maledizione del Boca

A 40 anni suonati Felipe Melo, ex centrocampista di Fiorentina e Juventus, è diventato un vero e proprio specialista della competizione, che ha vinto tre volte (due col Palmeiras) nelle ultime quattro edizioni tutte a tinte brasiliane. E poco importa che abbia dovuto alzare bandiera bianca al 51′ per infortunio: conta il risultato che lo proietta nella storia della Libertadores.

Dopo essersi aggiudicato cinque Champions League con il Real Madrid, il 35enne Marcelo aggiunge il trofeo più prestigioso del Sud America alla sua straordinaria bacheca. Infine, la maledizione della settima per il Boca Juniors, al terzo ko di fila in finale dopo l’ultimo trionfo data 2007.

La Fluminense al Mondiale per Club 2023: ecco chi partecipa

La Fluminense va ad aggiungersi ai club che sono già sicuri di partecipare al Mondiale per Club 2023, che si svolgerà a Jeddah, in Arabia Saudita, dal 12 al 23 dicembre prossimi. Oltre alla squadra brasiliana, prenderanno parte alla competizione organizzata dalla Fifa il Manchester City, che ha vinto la Champions League, il Leon (Messico), l’Urawa Red Diamonds (Giappone), Auckland City (Nuova Zelanda), l’Al-Ittihad di Benzema (Arabia Saudita) e gli egiziani dell’Al Ahly, laureatisi campioni d’Africa. La Fluminense troverà in semifinale la vincente della sfida tra Al Ahly, già ai quarti, e una tra Auckland City e Al-Ittihad, che si affronteranno al primo turno. Per il City di Guardiola una tra Club Leon-Urawa Reds.

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